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Intervista esclusiva della giornalista e scrittrice ai microfoni di ANTIMAFIADuemila

Vedo un drammatico crollo della legge internazionale. Sentenze della Corte Penale Internazionale ignorate, ordini di arresto considerati zero. Basti pensare a Benjamin Netanyahu Almasri, addirittura rimpatriato in Libia da un nostro aereo di Stato”. A parlare è Stefania Maurizi, in una lunga intervista rilasciata in esclusiva ad ANTIMAFIADuemila. Nella sua carriera da giornalista d’inchiesta ha documentato numerosi episodi di assalto alla democrazia nel mondo. Golpe, privazioni delle libertà, diritti umani calpestati. Firma celebre de Il Fatto Quotidiano, Stefania nel tempo ha collaborato anche a stretto gomito con il team di WikiLeaks, coordinato da Julian Assange, con il quale ha potuto documentare il vero volto della democrazia “Made in USA”. Tra le altre cose, ha lavorato sugli Afghan War Logs e gli Iraq War Logs. Sa bene cosa significhi “il crollo della legge internazionale. Un dato che fa paura, perché è in pericolo il futuro della nostra democrazia”. Durante l’intervista la giornalista ha affrontato numerosi temi attuali come la sorveglianza di massa in UE; il pericolo per la democrazia con Trump nuovamente dentro la Casa Bianca; il caso Assange e il supporto strategico militare dell’Italia nel genocidio in corso in Palestina. Un argomento scottante al centro della sua ultima inchiesta pubblicata per Il Fatto Quotidiano. “Un ponte aereo continuo”, quello tra il nostro Paese e Tel Aviv. “Sono almeno seimila i voli militari in un anno che hanno permesso a Israele di ricevere forniture e intelligence da potenze alleate”, ha detto. “Ovviamente si tratta di una minima parte - ha sottolineato -, perché poi ci sono i voli schermati, protetti dalla segretezza che noi non conosciamo. Non rintracciabili quindi da fonti aperte. Questi numeri, però, bastano per dare l'idea del contributo, del ruolo, della complicità dell’Italia nel genocidio in Palestina”. Ed ecco l’importanza del giornalismo investigativo. “È fondamentale denunciare questa complicità e pretendere che il nostro Paese rispetti l'art. 11 della Costituzione - ha aggiunto -. Siamo difronte ad un genocidio. Una cosa gigantesca, che noi dobbiamo assolutamente fermare”.

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