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Sanzionare i magistrati che citano i non indagati nelle ordinanze di custodia cautelare è l’obiettivo, come riporta il ‘Fatto Quotidiano’, del ministro della giustizia Carlo Nordio il quale avrebbe intenzione di mandare ispettori nelle procure della repubblica e, in caso di accertamento di violazioni della legge, sanzionare i magistrati.
L’annuncio è avvenuto attraverso una risposta ad un’interrogazione parlamentare presentata dal deputato di Forza Italia Enrico Costa che ha chiesto al ministero della Giustizia di avviare “un’approfondita attività conoscitiva in ordine alla corretta applicazione dell’articolo 291 del codice di procedura penale”, cioè quello che stabilisce che non vengano “indicati i dati personali dei soggetti diversi dalle parti, salvo che ciò sia indispensabile per la compiuta esposizione”.
Nella risposta scritta Nordio ha specificato che per vigilare sul rispetto della nuova norma il ministero della Giustizia svolgerà “attività ispettiva ordinaria” periodica presso tutti gli uffici giudiziari monitorando “specifiche attività” con “ispezioni mirate o parziali” sull’applicazione di una determinata legge.
E se dovessero emergere irregolarità l’Ispettorato generale del ministero dovrà segnalare eventuali “illeciti disciplinari”.
Ad oggi, come riporta il ‘Fatto’, non sono ancora stati aperti procedimenti per violazioni di questo genere, ma “laddove pervenisse notizia di criticità significativa” il ministero della Giustizia “non mancherà di esercitare tempestivamente le proprie prerogative nei termini appena sintetizzati, assumendo le iniziative più appropriate per acquisire un quadro completo della situazione relativa all’attuazione della legge”.

Fonte: Ilfattoquotidiano.it

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