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A Palermo va in scena quello che difficilmente si poteva immaginare: in una scuola materna si insegna ai bambini l’uso delle armi. “È assurdo usare delle armi in una scuola materna anche se a scopo dimostrativo”. Lo dice Adriano Rizza, segretario generale della Flc Cgil Sicilia, commentando l’iniziativa svoltasi il 13 novembre scorso presso il plesso Ferrara dell’i.c.s. Rita Borsellino di Palermo, durante la quale l’unità cinofila della Polizia municipale, nell’ambito di un’attività di educazione stradale, ha utilizzato a scopo dimostrativo delle armi a salve che hanno spaventato i bambini presenti.
“Le attività di educazione civica – aggiunge – devono essere adeguate all’età degli alunni, nella fattispecie bambini dai 3 ai 5 anni, e improntate sulla trasmissione di valori positivi di convivenza e solidarietà. La simulazione di un arresto attraverso l’uso di un’arma da fuoco è decisamente inappropriata. L’uso della violenza nella repressione dei crimini è e deve continuare ad essere una prerogativa delle forze dell’ordine e non un valore da trasmettere ai giovani cittadini”.

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