Il narcotraffico nel nostro paese (ma anche in molti altri) continua ad espandersi, come si può rilevare anche dai dati elaborati dalla DCSA alcuni giorni fa sull’attività di contrasto svolta dalle forze di polizia e dalle Dogane nel corso dei primi nove mesi del 2024.
Sono stati sequestrati complessivamente ben 31.425kg di stupefacenti di cui 278kg di eroina, 7.332kg di cocaina, 12.975kg di hashish, 10.353kg di marijuana e 101.129 compresse.
La scoperta, poi, di 100.954 piante di cannabis in 95 province, in alcuni casi, come in Sardegna, vere piantagioni, indica un fenomeno assolutamente da non sottovalutare.
Aumentate le persone denunciate per spaccio 12.213 (diversi gli “insospettabili”) con 1.468 donne, 900 minorenni e 7.826 stranieri. I carichi di cocaina viaggiano soprattutto via mare e così nei porti si registrano i sequestri più significativi con quello di Gioia Tauro sempre in testa alla classifica con 2.933kg intercettati nei container (altri 800kg in questi ultimi giorni), seguito dal porto di Salerno con 441kg, da quello di Civitavecchia con 260kg e Napoli con 208kg.
La domanda di cocaina è sempre forte e di conseguenza la Colombia, nel 2023, ha registrato (come segnala l’Agenzia Unodc delle Nazioni Unite) un aumento senza precedenti nella produzione di tale droga con 2.664 tonnellate (un più 53% rispetto al 2022) ed un aumento dei terreni coltivati a coca passati dai 230mila ettari del 2022 ai 253mila ettari del 2023.
Una leggera diminuzione della superficie coltivata a coca si sarebbe rilevata in Perù, mentre in Bolivia si registra un sostanziale equilibrio negli ultimi tre anni. Va anche detto che proprio alla fine di ottobre scorso nel Paese sono state sequestrate ben 21,6 ton di cocaina, il più grande sequestro nella storia della Bolivia, destinate alla Germania.
I sequestri di cocaina che avvengono i diversi paesi confermano l’imponente commercio; così, solo negli ultimissimi giorni, ad Algeciras (Spagna) le forze di polizia hanno intercettato 13 tonnellate, il più grande sequestro nella storia del Paese, grazie ad una operazione congiunta con l’Ecuador.
In Messico, nel tratto marittimo di Lazaro-Cardenas, la Marina militare ha intercettato alcune imbarcazioni che trasportavano complessivamente oltre 8 tonnellate di “polvere bianca” e in Italia è stata sequestrata della cocaina che arrivava via mare grazie ad una organizzazione composta da camorristi, ‘ndranghetisti e albanesi.
Tratto da: liberainformazione.org