L'intervista del direttore di Report a DiMartedì su La7: “Report torna con nuovo format”
L’accordo Italia-Albania sui migranti, un nuovo “Caso Boccia” al Ministero della Cultura, gli attacchi alla libertà di stampa e all’indipendenza della magistratura. Sono solo alcuni degli argomenti, annunciati da Sigfrido Ranucci a DiMartedì (La7), che tratterà Report, prossimamente in onda su Rai3 con un nuovo format. “Quest’anno faremo mezz'ora in più di trasmissione, che non abbiamo chiesto noi - ha precisato Ranucci -. E siccome dovremmo farlo nel rispetto delle risorse pubbliche, faremo un laboratorio. Nel senso che avranno più spazio bravissime giornaliste che già lavorano con noi, che meritano una maggiore visibilità. Quindi sarà una mezz'ora fatto da loro, col contributo di giornalisti indipendenti sul territorio che daranno il loro contributo”.
Come prima domanda, Giovanni Floris ha chiesto un commento a Ranucci sui primi due anni del governo di Giorgia Meloni. Un “compleanno” che si sarebbe dovuto celebrare con una conferenza stampa disdetta all’ultimo proprio dalla premier. “Da tempo che ormai questo governo si sottrae al confronto - ha commentato il direttore di Report -. Noi poi di Report lo vediamo sistematicamente perché non riusciamo mai a portare a casa il contraddittorio. Credo che sia un atteggiamento coerente con quello che è in atto in questo momento nel Paese. Questo è un Governo che non digerisce i controlli e gli approfondimenti su quello che sta facendo”.
A dimostrazione di questa indigestione, ci sono i recenti attacchi a una parte di magistratura indipendente e ad alcune “leggi liberticide” partorite dall’esecutivo. “Si vuole levare strumenti alla magistratura per indagare - ha detto -. Non è solamente un progetto di questo Governo. Sono state fatte 10 riforme della giustizia negli ultimi 10 anni”.
Per rivedere l'intervista la7.it
Foto © Imagoeconomica
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