L'analisi del criminologo forense Federico Carbone
Questo articolo, che riproponiamo ai nostri lettori, è stato scritto in data 29-09-2024.
Dentro il Bayesian "erano trasportati degli hard disk" dai quali il magnate della tecnologia britannica Mike Lynch "non si separava mai e che al momento risultano dispersi. Secondo diverse fonti, lì dentro erano stipati segreti inconfessabili che avrebbero potuto mettere in imbarazzo più di una nazione".
È questo che ha riportato il criminologo forense Federico Carbone in un articolo pubblicato su darksideitalia.it in merito ai misteri che ancora avvolgono l'affondamento avvenuto il 19 agosto 2024 al largo di Palermo durante una tempesta, portando con sé sette vite.
"Secondo fonti ben informate - scrive Carbone - gli hard disk contenuti nella cabina di Lynch non erano semplici dispositivi. Contenevano informazioni critiche su operazioni segrete condotte dai servizi di intelligence di Stati Uniti, Regno Unito e Israele. Dati che, se caduti nelle mani sbagliate, avrebbero potuto destabilizzare gli equilibri internazionali. Non è chiaro perché Lynch portasse con sé questi dati. Si dice che non si separasse mai dai dischi, custoditi in casse impermeabili a prova di qualsiasi intromissione esterna.
Ma dove sono finiti quegli hard disk? Qualcuno li ha già presi?
La sicurezza attorno al relitto è stata rinforzata solo due giorni dopo il naufragio. "Un ritardo che, agli occhi di molti, ha permesso ai servizi segreti stranieri di agire indisturbati". “Se la Russia o la Cina fossero davvero interessate a quegli hard disk, probabilmente li avrebbero già recuperati”, ha dichiarato una fonte vicina all’inchiesta, riferisce Carbone.
Le indagini sul naufragio
Il Bayesian era salpato tre giorni prima per una crociera di lusso nel Mediterraneo, organizzata dallo stesso Mike Lynch per festeggiare la fine di un incubo legale durato anni. Lynch, fondatore di Autonomy Corporation e creatore di una delle aziende di cyber-sicurezza più potenti al mondo, Darktrace, era stato recentemente assolto dall'accusa di "aver gonfiato il valore della sua azienda prima di venderla per 11 miliardi di dollari alla Hewlett-Packard".
Dopo il 19 agosto le prime indagini: "l’acqua sarebbe entrata attraverso un portellone laterale che potrebbe essere rimasto aperto". Quel portellone "solitamente utilizzato per il tender e le immersioni, avrebbe permesso a una quantità massiccia di acqua di invadere rapidamente il salone, la sala da pranzo e le cabine sottostanti. Una volta che l’acqua aveva raggiunto queste aree, la sorte del Bayesian era segnata".
Il capitano James Cutfield, neozelandese di 50 anni, ha negato ogni responsabilità. "Ha dichiarato che tutte le procedure erano state seguite e che la tempesta aveva colpito con una violenza inaspettata. “Non ci aspettavamo che il maltempo fosse così violento”, ha detto agli investigatori.
Ma questa spiegazione non sembra colmare tutti i dubbi che in questo momento restano irrisolti.
Anche l’equipaggio è nel mirino degli investigatori: perché la sera del disastro tutto l'equipaggio capitano compreso dormiva salvo un giovane marinaio di 19 anni?
La testimonianza di un esperto navale siciliano ha confermato i dubbi: “Con una tempesta in arrivo, il Bayesian avrebbe dovuto rientrare in porto. Rimanere al largo è stato un errore imperdonabile”. Eppure la nave era rimasta fuori con l'equipaggio dormiente.
Il recupero della giovane diciottenne
"Mentre le indagini continuano, emergono dettagli sempre più inquietanti sui momenti finali del naufragio. Sei delle sette vittime dormivano nelle loro cabine quando la nave ha iniziato ad affondare. Nessuno di loro è riuscito a fuggire" ha ricordato Carbone, nemmeno la giovane Hannah Lynch, la figlia diciottenne del magnate. Durante una delle immersioni i soccorritori ne avevano recupero il corpo "in un luogo che sembrava quasi inaccessibile. L’autopsia rivelò un dettaglio sconcertante: Hannah aveva riportato ferite alla testa, cosa che nessun’altra vittima presentava. Questo particolare sollevò immediatamente sospetti. Era solo un caso che fosse stata trovata così lontana? E cosa le aveva causato quelle ferite?"
"Gli hard disk scomparsi, le ferite anomale di Hannah Lynch, la presenza di informazioni segrete a bordo e la rapida discesa dell’imbarcazione nelle acque profonde del Mediterraneo, tutto sembra puntare verso una cospirazione di portata internazionale" ha concluso il criminologo.
Fonte: darksideitalia.it
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