La stilista: “Tutti meritano una seconda possibilità”, ma la realtà sembra raccontare altro
Emma Coronel, moglie di Joaquín “El Chapo” Guzmán, signore della droga messicano, ha sfilato durante la Milano Fashion Week. La stilista per cui Coronel ha sfilato è April Black Diamond, la quale ha giustificato la sua partecipazione dicendo: “Ognuno ha diritto a una possibilità”. Sulla vicenda è arrivato anche il commento del giornalista e scrittore Roberto Saviano, che sulle pagine del Corriere della Sera si chiede quale possa essere questa “seconda possibilità” per Emma, che non ha mai mostrato segni di pentimento o dissociazione dal mondo del narcotraffico, tantomeno da suo marito. La sfilata, infatti, non ha dimostrato un cambiamento, semmai l’opposto: la moglie di “El Chapo” ha indossato un abito da sposa che richiama il vestito indossato durante il suo matrimonio con il signore della droga. Un gesto simbolico? Molto probabile. Ad ogni modo, Coronel ha sempre supportato il marito nelle sue attività criminali, rimanendo al suo fianco durante i momenti cruciali della sua carriera da narcotrafficante. Non ha mai preso le distanze dal cartello di Sinaloa né si è pentita, nonostante abbia scontato tre anni di prigione per complicità. La figura di Coronel è nota anche per la sua personalità, oltre che per la sua fedeltà al marito. Lo ha apertamente dimostrato durante il processo che si è svolto negli Stati Uniti, processo che ha condannato il noto narcotrafficante, conosciuto tra l’altro anche con il nome di “El Rápido” per la velocità con cui riusciva a trasportare droga attraverso il confine. Durante il processo - ha ricordato Saviano - entrambi si sono presentati in aula vestiti dello stesso colore, il bordeaux, simbolo di amore e sangue.
Sicuramente un gesto voluto per dimostrare pubblicamente il legame indissolubile tra i due. Un chiaro segnale di lealtà e unione, in grado di rafforzare l'immagine di una donna che non si sarebbe mai separata dal marito. Ma, oltre all’outfit, anche l’atteggiamento che la donna ha avuto in aula dimostra la sua fedeltà incondizionata al marito. Durante il processo, infatti, sono stati letti alcuni messaggi che il noto narcotrafficante si scambiava con la sua amante Agustina Cabanillas Acosta, soprannominata “La Fiera”. Durante la lettura dei messaggi, Coronel ha mantenuto un atteggiamento impassibile, come se nulla riuscisse a condizionarla. Nel suo articolo, Saviano ha fatto un passo indietro, ripercorrendo la storia di Emma Coronel. Cresciuta tra le montagne del Durango, in Messico, Coronel era già vicina al mondo del narcotraffico grazie a suo zio, Ignacio Coronel, noto come “Re di Cristallo” per il traffico di metanfetamine. Incontra El Chapo a 17 anni e, subito dopo aver raggiunto la maggiore età, lo sposa, diventando la sua terza moglie e madre di due gemelle. Dunque, considerando la sua storia personale e il fatto che non ha mai preso pubblicamente le distanze né dal suo passato né da suo marito, è molto probabile che la sfilata di Emma Coronel - condannata negli USA a tre anni di prigione per traffico di droga e riciclaggio - alla Milano Fashion Week non sia solo un evento mondano, ma piuttosto un atto dimostrativo per riaffermare il suo legame con il marito e tutto ciò che lui rappresenta. Altro che seconda possibilità.
In foto: Emma Coronel e April Black Diamond by Instagram (@aprilblackdiamond)
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