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Il caldo continua a mordere e anche oggi continuano a esserci temperature che dimostrano che dovremo attrezzarci bene per poter garantire, negli anni a venire, condizioni di lavoro tali da non mettere a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori addetti e la qualità del manufatto.
La FILLEA CGIL Sicilia, da anni conduce questa battaglia con innegabili successi e per prima ha compreso come il fenomeno debba far parte delle nostre ordinarie valutazioni per modificare in maniera più complessiva, anche attraverso una diversa dotazione di strumentazioni adeguate, tale emergenza.
Quest’anno, per la prima volta nella storia, in Sicilia è stata emessa una ordinanza restrittiva sugli orari di lavoro e su tutto il territorio regionale, che ha prodotto effetti in particolare nel settore edile, e ciò al termine di una campagna di sensibilizzazione straordinaria da noi organizzata.
La FILLEA CGIL Sicilia ritiene che questo debba essere un punto imprescindibile di non ritorno - afferma il segretario FILLEA CGIL SICILIA, Salvo Carnevale (in foto) - questa Regione non può più rinunciarvi perché su queste fondamenta possiamo costruire un castello di diritti che preservano i lavoratori del settore, la stragrande maggioranza dei quali opera in aziende di piccolissime dimensioni (la media in Sicilia è di poco superiore ai 4 addetti per azienda) esposti a enormi rischi connessi alle ondate di calore. E' soprattutto per i tanti lavoratori che operano in imprese di piccole dimensioni, le cui attività sono difficilmente localizzabili, che è stato utilissimo poter fare valere l'ordinanza regionale la cui ulteriore deroga, seppur scomposta e che dimostra il modo estemporaneo con il quale si governano certi temi, non ha prodotto modifiche particolari all’impianto legato al settore edile poiché guarda ai servizi indifferibili della 146/90.
Quante testimonianze, anche quest’anno, su malori durante gli orari di lavoro e chissà a quanti altri è stata negata la possibilità di recarsi al Pronto soccorso per il solito, odioso, ricatto occupazionale.
Ma abbiamo anche molti esempi positivi. Il telefono inizia a squillare per denunce e segnalazioni importanti da parte di lavoratori grazie alle quali è stato possibile articolare un immediato intervento di Fillea Cgil.
Ancora la scalata è lunga ma da queste basi possiamo ripartire e le nostre proposte già in previsione del prossimo anno sono chiarissime a patto che si ricominci da subito adottando ulteriori e necessari accorgimenti.
La FILLEA CGIL SICILIA ritiene indispensabile che vengano aumentate le stazioni di misurazione Sias per la rilevazione della temperatura istantanea. Al momento sono solamente 102 (alcune non funzionanti): ne servono almeno una per comune, 391.
E’, inoltre, utilissimo il concepimento di un’app alert collegata sia al sito worklimate.it che a quello della protezione civile per rilevare dove le ordinanze sono attive e dove le temperature superino i limiti di legge. Questo strumento dovrà esser messo a disposizione di Aziende, sindacati e a tutta la filiera del controllo e della vigilanza (Organi ispettivi, preposti, Rspp, Rls, Rlst, Rsu).
E, ancora, serve una previsione organizzativa ad hoc che metta in sinergia il lavoro delle forze dell’ordine con quello delle polizie locali e municipali per creare un pronto intervento a seguito di inosservanza dell’ordinanza o del decreto legislativo 148/2015.
E, infine, serve attivare un monitoraggio settimanale congiunto di Inps locali e Casse edili per verificare l’andamento della situazione. A settembre su tutti i territori saranno evidenti i report di dettaglio sull’estate 2024 che è oramai agli sgoccioli. Nei prossimi giorni valuteremo attentamente, per procedere ad una analisi di dettaglio, le richieste di cig pervenute alle sedi Inps per potere incrociare i dati con quelli che sono già a disposizione degli enti bilaterali del settore edile.  Queste le basi su cui ripartiremo con la nostra battaglia – conclude il segretario FILLEA CGIL SICILIA, Salvo Carnevale.


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