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IL DRAMMA. La denuncia di Bennardo Mario Raimondi, imprenditore che ha denunciato il racket: In questi anni quante volte ho chiesto la carità, quante volte mi sono sentito umiliato e credetemi il primo a soffrire sono io. Non è bello per me, a 63 anni, chiedere ancora. Ma cosa posso fare: ho perso tutto, non ho lavoro, la salute mia e di mia moglie è sempre peggio e sto cercando di vendere anche le cose di casa mia, senza successo.

Ridi e il mondo riderà con te. Piangi, e piangerai da solo. Poiché il vecchio mondo triste deve prendere in prestito la sua allegria, ma ha già abbastanza guai per conto suo. Canta, e le colline ti risponderanno.

Singhiozza, e il tuo singhiozzo si perderà nell’aria. L’eco è destinato a un suono gioioso, ma si rifiuta di dare ascolto ai lamenti. Rallegrati e gli uomini ti cercheranno. Rattristati, ed essi ti lasceranno solo. Vogliono la misura piena di tutto il tuo piacere, ma non hanno bisogno del tuo dolore. Sii felice, e avrai molti amici.

Sii triste, e li perderai tutti. Non c’è nessuno che rifiuti il tuo vino di nettare, ma dovrai bere da solo il fiele della vita. Soltanto chi ci passa può capire il valore della solitudine miscelato con la disperazione vero chissà quanti domani e in altri giorni saranno come me ma io dò la mia esperienza ed ognuno ne faccia vita o quello che vuole.

Vivere nella solitudine anche lontano dal proprio lavoro che ti dava forza passione amore e lontano da quei momenti di serenità mi ha distrutto prima il corpo e spero che si fermi lì.

In questi anni quante volte ho chiesto la carità, quante volte mi sono sentito umiliato e credetemi il primo a soffrire sono io. Non è bello per me, a 63 anni, chiedere ancora. Ma cosa posso fare: ho perso tutto, non ho lavoro, la salute mia e di mia moglie è sempre peggio e sto cercando di vendere anche le cose di casa mia, senza successo.

Ho avuto i miei difetti, ho sbagliato e non giudico nessuno se non mi rispondono nemmeno e posso capire anche il vostro disagio e i vostri problemi. Non vi giudico anzi vi chiedo scusa ma non ho altre vie al momento. Forse un miracolo potrà salvarmi.

La Caritas è chiusa, le istituzioni sono assenti e ho tentato anche di vendere un rene.

Ma cosa devo fare di più?

“La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà", diceva San Paolo.

Ma oggi, più che mai, ho bisogno di voi.

Grazie sempre e scusatemi.

Tratto da: wordnews.it

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