Nel 2023 ci sono state 25 allerte diramate dal Sistema Nazionale di Allerta Precoce che hanno riguardato la diffusione del fentanil e della xilazina. È quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024 del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il fentanil illecito è un oppioide sintetico con una potenza oltre 80 volte superiore a quella della morfina; mentre la xilazina è un potente sedativo, solitamente impiegato in veterinaria, usato nel mercato illegale come adulterante.
Nel corso dell'ultimo anno si sono identificate 70 nuove sostanze psicoattive circolanti sul territorio nazionale, appartenenti principalmente alle classi dei catinoni (20%), delle arilcicloesilammine (16%), dei cannabinoidi sintetici (13%) e delle benzodiazepine (11%). Inoltre, nel corso del 2023, sono state inserite all'interno delle Tabelle ministeriali 48 nuove sostanze stupefacenti. Il consumo di nuove sostanze psicoattive (NPS), in crescita da dopo la pandemia, interessa prevalentemente i giovani, più esposti a questo particolare mercato. Nel 2023, 160mila studenti tra i 15 e i 19 anni riferiscono di aver consumato almeno una NPS nel corso dell'anno, pari al 6,4% della popolazione studentesca. Le nuove sostanze psicoattive più consumate dai ragazzi nel corso dell'ultimo anno sono cannabinoidi sintetici (4,6%), ketamina (1,3%), oppioidi sintetici (1,3%), catinoni (0,8%) e Salvia Divinorum (0,5%). Nel 2023, le prevalenze mantengono il trend in crescita osservato dopo la pandemia.
Cannabis la più diffusa tra i giovanissimi
La cannabis e i suoi derivati continuano a essere le sostanze largamente più diffuse tra i giovanissimi. Nel 2023, almeno una volta nell'anno, ne hanno fatto uso 550mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni, pari al 22% dell'intera popolazione studentesca, e 70mila giovanissimi (2,8%) hanno riferito di farne un uso pressoché quotidiano (20 o più volte nel mese). La relazione evidenzia, inoltre, che a conferma dell'ampia disponibilità della sostanza, i dati 2023 evidenziano che il 76% delle segnalazioni per detenzione a uso personale (Art. 75 Dpr n.309/1990) è legato al possesso di cannabinoidi, ratificando un trend in crescita cominciato nel periodo post-pandemia.
Aumentano, infatti, le percentuali di studenti tra i 15 e i 19 anni che riferiscono di aver usato almeno una volta nel corso dell'anno cocaina (dall'1,8% al 2,2%), stimolanti (dal 2,1% al 2,9%), allucinogeni (dall'1,6% al 2%) e nuove sostanze psicoattive (dal 5,8% al 6,4%). Anche stime riferite al 2022 hanno indicato una risalita della spesa per sostanze stupefacenti che è tornata ai livelli pre-pandemia Covid-19 con 16,4 miliardi di euro, di cui il 40% attribuibile al consumo dei derivati della cannabis e il 32% all'utilizzo della cocaina. Dalla Relazione del Dipartimento per le Politiche Antidroga emerge che aumenta tra i giovani anche l'uso di cocaina: quasi 54mila ragazzi tra i 15 e i 19 anni riferiscono di aver fatto uso di cocaina nel 2023, quota che, rispetto al totale della popolazione studentesca, sale in un anno dall'1,8% al 2,2%. Aumenta pure la percentuale di studenti che hanno utilizzato la sostanza prima dei 14 anni. La penetrazione sul territorio è confermata dall'aumento nell'ultimo decennio delle segnalazioni per possesso di cocaina/crack a uso personale (articolo 75 Dpr n.309/1990), che nel 2023 rappresentano il 19% del totale e coinvolgono principalmente consumatori over 30. Inoltre, le denunce per reati legati a cocaina/crack sono aumentate dell'8,6% rispetto al 2022, raggiungendo la percentuale più alta mai registrata (46%) per reati di produzione, traffico e detenzione.