Sequestrate otto tonnellate di cocaina e oltre 12 mln di euro
Si è chiusa con 4 arresti tra Málaga e Tenerife (Spagna), avvenuti ieri, un'operazione internazionale di polizia volta a contrastare il cosiddetto 'cartello (o 'clan') dei Balcani', responsabile dell'entrata in Europa di grandi quantità di cocaina in arrivo dal Sudamerica. L'attività investigativa è stata condotta dalla Guardia Civil spagnola, con il supporto di Europol e la collaborazione dell'Italia, attraverso la Direzione Investigativa Antimafia, così come di altri Paesi. In tutto, si legge in comunicati ufficiali, sono finite in manette 40 persone tra Spagna, Brasile, Croazia, Serbia, Germania e Turchia. L'operazione ha portato anche alla perquisizione di otto tonnellate di cocaina e al sequestro di fondi pari a 12,5 milioni di euro e tre milioni di dollari in Brasile e di 50 milioni di euro in Serbia.
L'inchiesta, durata in tutto circa 4 anni, ha portato a scoprire una via di accesso della droga che partiva da Ecuador, Colombia e Brasile e passava poi attraverso l'Africa occidentale e le isole Canarie. I leader del gruppo criminale (formato principalmente, secondo gli inquirenti, da individui provenienti dai Balcani occidentali) operavano invece da Dubai e dalla Turchia. Tra i momenti salienti della parte investigativa spagnola, la Guardia Civil cita il momento in cui, ad agosto 2023, era stata intercettata vicino alle Canarie un'imbarcazione con a bordo 700 chili di cocaina e un "equipaggio italo-croato". Questo stesso gruppo di sospettati aveva già introdotto in Spagna, precedentemente, un altro carico da 500 chili.