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È il 5 marzo 1967. Cinquantotto anni dopo possiamo notare come il mondo di una volta era molto più in movimento di quello di oggi, di come la gente scendeva in piazza per chiedere un futuro migliore, senza aspettarsi niente in cambio, ma soprattutto di come i grandi intellettuali dell’epoca erano pronti a mobilitarsi e a stare in mezzo alla gente trasmettendo il loro messaggio. La “Marcia della protesta e della speranza” comincia a Partanna, con un convegno al “Cinema Nuovo” di Partanna, presieduto da Danilo Dolci e un altro nel pomeriggio, sotto la presidenza di Bruno Zevi. Il giorno dopo, alle 10, si parte. Si fa tappa a Castelvetrano, dove alcuni operai hanno portato ai marcianti “pane e tumazzu”. Sosta alla diga Delia e ripresa, il giorno dopo, verso Menfi. La terza tappa si ferma a Santa Margherita Belìce, con discorsi di Dolci, Levi, Treccani e Baragli. Giovedì 9 marzo, nel pomeriggio, si arriva a Roccamena: la tappa è dedicata alla pace, con la proiezione di alcune atrocità commesse dagli americani in Vietnam.


peppino manifestazione


Quinta tappa a Partinico il 10 marzo, dopo 30 km di marcia: vengono letti i messaggi di solidarietà di Renato Guttuso e Corrado Cagli. E infine, ultima tappa attraverso Borgetto, Pioppo, Monreale, sino all’arrivo, intorno alle 17:30, a Palermo, in piazza Kalsa, dove si conclude il viaggio con importanti discorsi di Dolci, Levi, Lorenzo Barbera e Ignazio Buttitta. Ed è a questo momento che appartiene la foto, fornitami da Orazio De Guilmi: tra i due “grandi”, Danilo Dolci e Ignazio Buttitta, si intravede far capolino, in mezzo, un ragazzo in camicia bianca: è Peppino Impastato, che ha partecipato a tutta la marcia e ne ha fatto un resoconto per il suo giornalino “L’idea”. Assieme a lui si notano Franco Alasia, Francesco Calcaterra, Orazio De Guilmi con camicia bianca e braccio ingessato, e in basso lo storico fotografo di cronaca Scafidi. Un documento davvero prezioso di come a 19 anni Peppino fosse già politicamente impegnatissimo e a contatto con grandi personaggi.


peppino marcia 1967


La seconda foto appartiene sempre alla stessa iniziativa e si riferisce al passaggio della Marcia a Partinico: sono riconoscibili Turiddu Termini (Segretario della Camera del Lavoro di Partinico), Pino Italiano (Sindaco di San Cipirrello), Danilo Dolci, dietro di lui Lain Diaz (sindacalista cileno), Carlo Levi, Ernesto Treccani, Lorenzo Barbera, Pompeo Colajanni (Comandante Partigiano "Barbato") e Peppino Impastato, con il cartello in cui è scritto “Pace al Vietnam”, “libertà per i popoli oppressi”, “Lavoro ai Siciliani”. Seguono Franco Paparatti, Cola Geraci, dietro di lui si intravede Vo Van Hai (Segretario Generale dei Buddisti d'oltremare) esiliato a Parigi. Un’altra storia!

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