Il 16 maggio 2024 è partito a Trento il processo per il traffico illecito di rifiuti che vede imputati due dirigenti provinciali e due amministratori della ditta che gestisce la discarica di Villa Agendo.
Nessuna parte civile è stata ammessa, nemmeno l'ex consigliare regionale del M5S Alex Marini.
Gli avvocati degli imputati si erano opposti alla richiesta richiamando il fatto che i termini per la costituzione in giudizio fossero già decorsi (uno degli effetti della riforma Cartabia).
Marini aveva proposto un'interrogazione dalla quale erano scaturite le indagini del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri. Gli investigatori arrivarono "all’individuazione - si legge sul sito dell'ex consigliere - di macroscopiche irregolarità nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni ambientali ed incongruenze nel trattamento dei conferimenti rispetto ai parametri di legge. Secondo le autorità giudiziarie, tali irregolarità configurerebbero una specifica fattispecie criminosa nell’ambito ambientale la cui responsabilità è oggetto del presente processo".
L'ex consigliere provinciale ha segnalato inoltre che "a causa di quell’iniziativa, subii violenti attacchi personali da parte di personaggi politici che avevano un interesse diretto nell’attività di gestione della discarica. Non solo. A quanto risulta, un dipendente di Appa avrebbe subito degli atteggiamenti ritorsivi all’interno dell’agenzia, proprio per aver segnalato delle anomalie nelle procedure di analisi dei campioni prelevati dalla discarica".
Fonte: alexmarini.com
Foto © Imagoeconomica
Trento: al via il processo sul traffico di rifiuti. Nessuna parte civile ammessa
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