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Il business illecito della criminalità organizzata passa anche attraverso i nuovi strumenti digitali, dai social al dark web fino alle criptovalute. Se ne è parlato stamattina a Reggio Emilia per la giornata di chiusura del festival della legalità "Noi contro le mafie", organizzato dall'Ente Provincia reggiano e giunto alla tredicesima edizione. Ospite il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, salito in cattedra al centro internazionale Loris Malaguzzi davanti a oltre 200 studenti. "Abbiamo visto in alcune inchieste che la 'Ndrangheta ha fatto venire in Calabria degli hacker tedeschi e romeni e in venti minuti abbiamo assistito a tre transazioni, in banche di tre continenti diversi, per un totale di cinque milioni e poi abbiamo scoperto delle basi per il trading in Romania e Bulgaria", uno degli esempi riportati da Gratteri. Secondo il quale però "la Camorra è molto più avanti nell'economia" utilizzando "a sorpresa, anche dark web e l'uso dei bitcoin" difficilmente rintracciabili per gli inquirenti". E ancora: "Ora si sono spostati tutti da Facebook a Tik Tok dove i figli dei camorristi pubblicano video con auto di lusso e soldi. Così lanciano il messaggio ai giovani: siamo vincenti, se vieni con noi lo sarai anche tu. Ma è una pia illusione. I gregari restano sempre tali", ha detto Gratteri che poi ha lanciato un appello ai ragazzi: "Studiate per non farvi fregare dagli adulti. Vi diranno che siete bravi, maturi e intelligenti per farvi rilassare, invece dovete essere arrabbiati, avere una visione e una lucidità e ricordare che con il telefonino da solo non si va da nessuna parte". Tra gli interventi anche quello del generale dell'Arma dei carabinieri, Teo Luzi: "Oggi è assolutamente necessario diffondere una cultura antimafia. Il contrasto alle criminalità organizzate è un tema strettamente legato alla sopravvivenza delle democrazie. Mafia e traffici illeciti minano le prospettive future di vita e di lavoro dei giovani. La dinamicità dei fenomeni criminali dovuta anche alla 'fantasia' degli attori necessita di continui adeguamenti delle strategie di contrasto soprattutto se il campo di azione delle organizzazioni prevede lo sfruttamento delle nuove tecnologie".

Foto © Imagoeconomica

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