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dia-web5di Antonio Nicola Pezzuto - 1°agosto 2014
Tra le attività delle organizzazioni criminali il traffico di sostanze stupefacenti occupa, da sempre, un posto di rilievo. I clan hanno sicuramente allargato i loro interessi e i loro orizzonti cercando di infiltrarsi in ogni settore dell’economia lecita e illecita ma il commercio delle sostanze proibite rimane comunque una fonte di guadagno notevole. Questo viene dimostrato dalle varie operazioni di polizia che ne confermano l’importanza ed evidenziano come la Puglia rappresenti uno snodo cruciale per la criminalità organizzata dedita a questa attività.

Un duro colpo ai trafficanti di morte è stato assestato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari che ha sequestrato più di 13 chilogrammi di eroina per un valore di diversi milioni di euro.
Durante l’operazione, che si è svolta ad Altamura, è stato anche arrestato un narcotrafficante albanese, Hodaj Taulant. L’uomo aveva appena ritirato la sostanza da un appartamento del centro cittadino dove era stata lavorata e confezionata. Gli uomini della DIA hanno così scoperto un’abitazione in pieno centro adibita a vero e proprio laboratorio artigianale dove la droga che arrivava dall’Albania veniva preparata per essere poi smistata sul mercato locale. Le indagini erano state già avviate da tempo nell’ambito dell’operazione “Vrima”.
Hodaj Taulant è stato fermato mentre scendeva dalla sua auto con un borsone contenente 21 panetti da mezzo chilogrammo ciascuno confezionati con un nastro da imballaggio. Gli investigatori hanno potuto constatare subito la freschezza dell’eroina perché aveva un odore intenso e caratteristico. Tutto faceva supporre che la droga fosse stata preparata in un luogo che si trovava nelle vicinanze. Un appartamento dove l’organizzazione aveva creato un vero e proprio laboratorio artigianale provvisto di miscelatore, setaccio, pressa meccanica, sostanze da taglio, bilancini, mascherine e guanti chirurgici. Al suo interno sono stati ritrovati anche più di 3 chilogrammi di altra sostanza stupefacente già lavorata e cinquemila euro in contanti.
La Magistratura ha disposto ulteriori indagini finalizzate alla cattura degli altri componenti dell’organizzazione che esporta droga dal Paese delle Aquile per lavorarla e smistarla sul mercato pugliese e non solo. Un corridoio, quello del Mare Adriatico che divide la Puglia dall’Albania, da troppo tempo ormai epicentro di traffici illeciti di droga e purtroppo anche di uomini disperati alla ricerca di una vita migliore.



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