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"Questo è un passo avanti sulla vecchia strada", ha detto ad ANTIMAFIADuemila il portavoce del Coordinamento Lavoratori Porfido Walter Ferrari commentando l’elezione del neo sindaco di Lona Lases Antonio Giacomelli (Lona-Lases Bene Comune).

Ricordiamo che il comune di trentino è al centro dell'inchiesta 'Perfido' sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta in quel territorio.

L'affluenza alle urne si è rivelata molto più scarsa del previsto, solo 54,1% delle persone si è recata al voto.

La politica locale è in festa e già tutti parlano di un epocale 'cambio di pagina' e di un 'passo avanti'.

"La lista era una lista di belle persone e la proposta amministrativa era buona", ha detto all'Ansa il sindaco appena eletto, che ha formato una squadra con nomi noti all'interno del piccolo comune della Val di Cembra, tra cui quello della ex sindaca Mara Tondini, che dal 2002 al 2005 è stata prima cittadina di Lona-Lases.

In altre parole una lista composta per la maggior parte da soggetti che hanno alle spalle esperienze amministrative nell’una o nell’altra delle amministrazioni succedutesi dal 1995 al maggio 2021.

Walter ha sottolineato che da decenni qui "si calpesta l'art. 41 della Costituzione" cioè le risorse pubbliche della zona vengono predate "a danno della collettività e a vantaggio dei privati" ha detto.

La questione infatti non riguarda solo Lona-Lases bensì tutte le Amministrazioni comunali della zona, da sempre contraddistinte per la loro sudditanza agli interessi dei concessionari di cava, come pure l’Amministrazione provinciale, sempre pronta a modificare puntualmente le leggi adottate per rispondere ai desiderata della lobby.

Basti ricordare - aveva scritto Walter in un precedente articolo - che nel 1985 la comunità di Lona-Lases seppe (unica della zona) ribellarsi contro i detentori del potere politico-economico a causa del palese 'contrasto con la utilità sociale' provocato dalla gestione delle cave (su territorio comunale o frazionale) da parte dell’iniziativa economica privata; una vera e propria 'predazione', consentita da canoni di concessione irrisori, che lasciava alle comunità solo dissesto ambientale.

Come non ricordare che quell’amministrazione sciolse la briglia ai cavatori che, in spregio alle norme, ai piani e agli interventi sanzionatori del Servizio Minerario, determinarono quella situazione di grave pericolo per il paese di Lases (ma anche per chi transitava sulla sottostante strada provinciale) che fu la frana dello Slavinac?

Come dimenticare le parole con le quali quel sindaco rispondeva al dirigente del Servizio Minerario che gli chiedeva conto dell’inerzia da parte dell’Amministrazione comunale? Il sindaco Dalmonego così rispondeva: 'E’ vero che talvolta, al di là delle disposizioni di legge e della loro tassativa osservanza, si è cercato di comune accordo di mediare alle severe conseguenze lesive alla vita stessa delle imprese operanti in loco non arrivando all’adozione di soluzioni drastiche di revoca delle concessioni, bensì utilizzando piuttosto la possibilità di sospensione dell’attività nonché il regime sanzionatorio previsto dalla legge'.

Walter ci ha tenuto a ribadire che "sostanzialmente dobbiamo prendere atto che la politica, le istituzioni e i poteri forti locali hanno fatto una rete per restaurare il loro potere messo in crisi da evidenze giudiziarie ed investigative" per poi ricordare il prezioso lavoro della commissione parlamentare antimafia e dei Carabinieri del Ros.

"Per il resto noi non abbiamo visto nulla di fattivo e nemmeno abbiamo trovato nessuno al nostro fianco, dal punto di vista delle istituzioni, in questi anni, eccezion fatta per il presidente della Commissione parlamentare antimafia sen. Nicola Morra. Questo sia chiaro" ha concluso.

Il prossimo passo per la nuova amministrazione è l'insediamento del nuovo Consiglio comunale, fissato per il 5 marzo. La priorità dell'amministrazione, ha detto Giacomelli, è la questione legata al personale. "È la nostra prima preoccupazione, dal momento che siamo un po' in carenza. Dovremo procedere alla selezione del segretario, del personale dell'ufficio tecnico e della funzionaria, perché quella attuale sta per andare in pensione. In seconda battuta, invece, affronteremo i temi che riguardano la sicurezza dei cittadini, quindi la questione della viabilità e dell'acquedotto", ha spiegato il sindaco di Lona-Lases, che il giorno dopo le elezioni, lunedì 26 febbraio, ha incontrato il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti e il commissario uscente del Comune di Lona-Lases, l'ex questore Alberto Francini.

Tuttavia questo entusiasmo dovrà fare i conti con una realtà scomoda: quella consacrata con due sentenze passate in giudicato relative al sequestro e al pestaggio di un operaio e di estorsione nei confronti di alcuni lavoratori.

Senza dimenticare l'indagine perfido e i processi da esso scaturiti nei quali sono finiti anche diversi personaggi di lungo corso nella pubblica amministrazione locale.

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