La mafia in Emilia Romagna? "Nella vostra splendida terra - avverte il giornalista - la criminalità organizzata è ben presente. Agisce soprattutto sul fronte della economia, acquisendo aziende ai fini di riciclaggio e drogando il mercato. Creando condizioni di impossibile concorrenza per aziende sane, costringendole così alla resa". Sono queste le parole del giornalista Paolo Borrometi, condirettore della agenzia di stampa "Agenzia Italia", da anni è costretto a vivere sotto scorta dopo essere stato oggetto di attentati di stampo mafioso, intervistato da Mario Russomanno per la trasmissione televisiva Videoregione che va in onda sul canale 99 del digitale terrestre.
Borrometi ha quindi parlato anche della sua ultima pubblicazione, "Traditori" (edito da "Solferino"), evidenziando i troppi misteri che sembrano unire una lunga serie di fatti avvenuti nel corso della nostra storia. "C'è un filo conduttore che lega le stragi avvenute in Italia dal dopoguerra ad oggi - ha spiegato Borrometi - ed è la ricerca della conservazione del potere il suo collante. Il potere cui mi riferisco è criminale, economico e politico. Una strategia accompagnata da sofisticate tecniche di disinformazione. Se riesci a fare credere che tutte le pecore sono nere, che tutti sono colpevoli, nessuno potrà mai individuare il vero colpevole. Una strategia che, ovviamente, vede parte della politica collusa all'attività criminale".
Foto © Imagoeconomica
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