Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Sabato il corteo per impedire la distruzione della villa riqualificata che da cinque anni accoglie bambini, scout e associazioni

No alla demolizione di ‘Molise 5’”. E’ questo l’appello lanciato dai cittadini di Rozzano all’amministrazione comunale durante la manifestazione, tenutasi sabato mattina, nel comune del milanese. 
“Molise 5” è una villetta che è stata confiscata alla mafia, più precisamente a un trafficante di droga di Rozzano agli inizi del 2000 circa. La villa, situata in via Molise 5, è stata lasciata nell’abbandono più totale, in balia del deterioramento, fino a che, 10 anni dopo, a seguito di un progetto partecipato dal titolo “Dopo Le mafie” promosso dall’Associazione Circola a cui ha aderito il Comune, un gruppo di cittadini e cittadine si è organizzato e ha firmato un patto di collaborazione con il Comune per la sua temporanea gestione in attesa di un bando e la destinazione d’uso. “Così cinque anni fa è stata affidata a un gruppo di volontari, il ‘Comitato Molise 5’, che tutt’ora lavora per renderla un posto migliore”, hanno spiegato i manifestanti. In questo lasso di tempo nello stabile sono state realizzate diverse attività per la comunità con le scuole (dall’infanzia alle superiori), con gli scout, con le associazioni e gli abitanti della zona, malgrado l’assenza di servizi igienici e riscaldamento. Oggi rappresenta un “un immenso valore sociale, impossibile da paragonare a qualsiasi valore economico, perché rappresenta la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata”, ha spiegato il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Nicola Di Marco.
Il Comune, tuttavia, da qualche mese vorrebbe demolirlo per realizzare uno spazio per il sostegno alla fragilità, con uno sportello contro la povertà e due alloggi per chi è in difficoltà. Gli abitanti di Rozzano, però, ritengono che questo spazio possa essere realizzato altrove, senza per forza cancellare la memoria e il lavoro di quanti si sono impegnati per riconsegnare ai cittadini di Rozzano un luogo a lungo dimenticato e abbandonato.
Sabato circa 150 persone sono scese in corteo nonostante il freddo rigido e le reticenze di alcune istituzioni. Appuntamento nei pressi del comune di Rozzano. Tante le mamme e i papà che hanno sfilato insieme ai loro bambini e bambine, oltre che ad associazioni del territorio.
Il sindaco dice che il bene viene restituito alla collettività, ma dal mio punto di vista lui prima rade al suolo la villa poi ne cambia completamente la destinazione d’uso”, ha affermato una mamma. “Perciò, quello che viene restituito alla cittadinanza è una cosa totalmente differente. Penso che, se prima abbatti un simbolo e poi costruisci qualcos’altro, è chiaro che la memoria di quel luogo la vuoi cancellare”.
Presente anche la presidente della commissione regionale antimafia Paola Pollini, che ha ricordato che tutti i membri della commissione "si sono mostrati concordi nel condividere la richiesta di un passo indietro rispetto all'abbattimento". La villa confiscata e riqualificata oggi è un luogo in cui si ritrovano nel doposcuola molti bambini e bambine. “Conosco ‘Molise 5’ perché ho fatto il campo estivo”, ha raccontato una bimba. “Mi piace tantissimo perché è pieno di libri, c’è l’altalena, ci sono le tartarughe e poi ho fatto nuove esperienze, come dormire in tenda con le mie amiche. Non voglio che lo abbattano perché verrebbe tolto un bel posto dove divertirci e festeggiare tutti insieme, chiederei al Sindaco di ripensarci e lasciarci questo posto”.
Conosco questo posto grazie a mia mamma”, ha affermato un bambino. “Mi piace il prato per giocare a calcio. Secondo me quella casa deve restare, perché può sconfiggere la mafia”.

Fonte: pressenza.com

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos