L’ex sindaco di Messina: “È il momento che i partiti di opposizione si uniscano in questa grande battaglia politica”. Schlein appoggia: “Noi ci siamo”
"Stanno sganciando una bomba atomica sul Meridione e non possiamo restare fermi e inermi. Proprio per questa ragione oggi sono qui, a Roma, a pochi giorni dal Natale e ho deciso di occupare la sede centrale del Partito Democratico, per avere una risposta chiara e compatta, senza tatticismi e strategie politiche individuali. Chiediamo unità". E’ questa la denuncia lanciata dall'ex sindaco di Messina, Renato Accorinti, in prima linea, da oltre venticinque anni, contro il Ponte sullo Stretto. L'ex primo cittadino assicura che non andrà via "fino a quando non incontrerò la segretaria del Pd, Elly Schlein". "Oggi, più che mai, è il momento di unirsi - dice -. È il momento che i partiti di opposizione, che già si sono schierati contro il Ponte sullo Stretto, si uniscano, assieme ai loro uffici legali, in questa grande battaglia politica. Perché adesso, davvero, si sta oltrepassando ogni limite". Sono passati più di vent'anni, infatti, da quando quel professore di educazione fisica, messinese, pacifista, ambientalista, sindaco di Messina dal 2013 al 2018, simbolicamente decise di arrampicarsi sul Pilone di Torre Faro per dire 'no' al Ponte. Era il 24 giugno del 2002. "Lo Stretto è un luogo intangibile - disse l’ex primo cittadino -. Un luogo sacro e intoccabile, come il Colosseo, piazza San Pietro o Piazza Navona o come la Valle dei Templi di Agrigento e il Teatro Antico di Taormina. Non può essere sfregiato, per le caratteristiche, unicità e biodiversità e in quanto zona a protezione speciale, preservata, inoltre, dall'articolo 9 della Costituzione, che tutela e difende il paesaggio. Lo Stretto non si tocca. E non può essere toccato per la sua storia, la mitologia e la bellezza che lo contraddistingue".
"Chiediamo che questa montagna di soldi venga investita su tutto ciò che serve per il vero sviluppo del Sud e che da sempre ci è stato negato: ferrovie, doppi binari, autostrade, porti, porti commerciali, collegamenti con gli aeroporti e, soprattutto, la messa in sicurezza di un territorio estremamente fragile - dice ancora l'ex sindaco di Messina -. Non ci scordiamo, infatti, di ciò che è successo a Giampilieri: 37 morti, da molti, purtroppo, già dimenticati. Inoltre, da un punto di vista sismico, lo Stretto di Messina resta il luogo più pericoloso del Mediterraneo. Il terremoto del 1908 ha provocato la morte di oltre 80.000 persone". Lo scorso 2 dicembre, a Messina, oltre 10.000 persone hanno sfilato in città contro il Ponte sullo Stretto. "Noi, dal basso, abbiamo fatto la nostra parte - ricorda - e siamo scesi in piazza per dire 'no' al Ponte. Adesso, è il momento che i politici facciano il loro dovere". "L'unico modo per fermare questa follia è che tutti i partiti di opposizione, già schierati contro il Ponte, uniscano i loro uffici legali, per opporsi allo sperpero di questa montagna di soldi - dice ancora Accorinti -. Ci sentiamo traditi da coloro che dovrebbero essere i custodi dei nostri diritti e che si stanno perdendo in tatticismi e strategie individuali, per una mera questione politica-elettorale. La maggior parte della popolazione italiana non vuole il Ponte: lo dicono tutti i sondaggi nazionali". Accorinti chiede un confronto oltre che con Schlein anche con il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, per avere "risposte chiare e concrete". "Mi sarei aspettato - conclude - di vederli sfilare, al nostro fianco, a Messina lo scorso 2 dicembre, come ha fatto Angelo Bonelli".
Schlein risponde: “Noi ci siamo”
Dopo avere simbolicamente occupato la sede del Pd a Roma, l'ex sindaco di Messina, Renato Accorinti, è riuscito ad incontrare in piazza del Parlamento, la segretaria dem Elly Schlein per dire no al Ponte sullo stretto. "Sono qui per fare qualcosa insieme", ha detto Accorinti a Schlein. "Noi ci siamo su questa battaglia", ha replicato la segretaria dem. "Io ti posso garantire il mio impegno su questo", ha aggiunto Schlein rispondendo all'ex sindaco di Messina che le ha chiesto di coinvolgere anche le altre forze politiche in questa battaglia. "Anche sull'autonomia sarebbe utile stare insieme. Ci sono alcuni punti su cui la pensiamo allo stesso modo ed è importante partire da quelli. Sulle battaglie comuni bisogna unire le forze perché questo governo sta tirando dritto su tutto invece se stiamo insieme riusciamo meglio a fermare i progetti sbagliati come quelli del Ponte", ha concluso Schlein.
Bonelli: “Il ponte è furto risorse al Sud. Presenterò esposto”
"La gestione che sta portando alla definizione del progetto sul Ponte sullo Stretto non è per nulla trasparente, considerato che ad oggi, nonostante email e diffide, la società Ponte sullo Stretto di Messina ha ritenuto di non consegnarmi, nelle mie prerogative di parlamentare, la relazione sul progetto e l'atto negoziale con l'azienda Webuild”. Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
“A questo punto, non mi rimane che ricorrere all'autorità giudiziaria, presentando un esposto. Il Sud sta subendo un furto di risorse per realizzare un'opera da 15 miliardi di euro, mentre mancano ferrovie, scuole, depuratori e sanità. L'azione dell'ex sindaco di Messina, Renato Accorinti, è un chiaro segnale di protesta che riflette il dissenso crescente nel Meridione. Per usare le sue parole, non possiamo permettere che questa 'bomba atomica' cada sul Sud. Rinnovo pertanto l'appello a Pd e M5S a unificare i nostri uffici legali per fermare il Ponte sullo Stretto. E' fondamentale che le opposizioni si uniscano in questa grande battaglia politica contro un governo che agisce con decisioni unilaterali e senza considerare le vere esigenze del territorio".
Foto © Imagoeconomica
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