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"Tra i grandi pericoli delle piccole realtà geografiche, c'è soprattutto quello di infiltrazione della 'ndrangheta, che si inserisce nelle amministrazioni, servizi, e imprese locali", così Nando dalla Chiesa, docente di Sociologia della criminalità organizzata all'Università di Milano, figlio del generale Carlo Alberto vittima di Mafia davanti ai circa 400 studenti provenienti da tutti gli indirizzi del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila che hanno partecipato alla seconda giornata del convegno "Mafie, Terzo Settore e interventi in ambito sociale: riflessioni multidisciplinari e istituzionali". Il convegno è stato organizzato dall'associazione Vittime del Dovere con l'Università degli Studi dell'Aquila. "Rispetto agli scorsi anni, gli studenti hanno partecipato con diverse domande, segno che sentono vicine queste tematiche e hanno necessità di conoscerle", ha proseguito la professoressa Lina Calandra docente di Geografia all'Università dell'Aquila. Protezioni previste per chi denuncia, come fa un'associazione di terzo settore a capire se il partner scelto sia affidabile, come funziona il riciclaggio, quali sono i sintomi per capire che c'è odore di Mafia nei comportamenti. Queste sono solo alcune delle questioni sollevate dagli studenti durante il convegno. "C'è interesse e curiosità, anche per fenomeni molto vicini a loro come le baby gang", sottolinea Calandra. "Dalla Chiesa ha fatto vari esempi di infiltrazioni in Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia, ma il richiamo alle piccole realtà, vittime dello spopolamento richiama la situazione dell'Abruzzo", sottolinea Calandra. "Argomenti su cui la nostra ricerca sul campo ha già raccolto diversi dati, ad esempio in riferimento alla Mafia dei pascoli e al processo di ricostruzione". Al convegno hanno partecipato anche: Amalia Di Santo, presidente dell'Ordine degli Assistenti Sociali d'Abruzzo, intervenendo su "Il lavoro sociale e la rete di protezione dei servizi", Lorena Di Galante, vice direttore Operativo Direzione Investigativa Antimafia, la quale ha parlato dell'azione di prevenzione della D.I.A. e gli strumenti di contrasto alle infiltrazioni mafiose. Alessandro Mennilli comandante del Reparto Operativo Carabinieri di L'Aquila, Emilio Fuscellaro, Comandante Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata, Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza. Paola Maria Di Luccia del Foro di Monza, Segretario nazionale e Avvocato dell'Ufficio Legale dell'Associazione Vittime del Dovere. 

Foto © Imagoeconomica

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