L’insediamento del nuovo procuratore di Napoli previsto tra il 9 e 20 ottobre
La prima giornata di SUDeFUTURI si è conclusa con l'intervento del neo Procuratore di Napoli (attuale di Catanzaro) Nicola Gratteri: il magistrato antimafia alla sua prima uscita pubblica in Campania dopo l'importante nomina, è stato protagonista del panel dedicato alla "Globalizzazione delle mafie nello spazio digitale" insieme al giornalista e saggista Antonio Nicaso: l'incontro è stato introdotto da Nino Foti, presidente della FMG e moderato dalla giornalista Paola Bottero. Questa tematica è stata oggetto di importanti approfondimenti da parte del Procuratore Gratteri visto che, in questi anni, ha sperimentato per primo in Italia le intercettazioni digitali ed è il principale conoscitore dell'intelligence applicata alla lotta alla mafia. Antonio Nicaso, che ha scritto insieme a Gratteri numerosi libri sulla criminalità organizzata, nel suo intervento ha dichiarato: "Le mafie sono riuscite ad adattarsi alle evoluzioni tecnologiche, muovendosi on line e offline, utilizzando sistemi di credito sommerso, dimostrando capacità di coniugare tradizione e innovazione. Ad esempio, il coltan, un minerale nero metallico necessario per la produzione di apparecchi tecnologici, il tantalio utilizzato nell'industria aerospaziale e nel nucleare, detenuti in una alta percentuale in Congo, sono alcune tra le materie prime di cui la 'Ndrangheta va a caccia e che baratta con armi. Un mondo in evoluzione, che comprende il mercato digitale, il metaverso e l'intelligenza artificiale. Ci sono indubbiamente aspetti sul piano del diritto che devono essere necessariamente aggiornati, perché c'è una politica che non riesce a cogliere i cambiamenti e le evoluzioni. C'è un problema di velocità, che bisogna affrontare. Ci muoviamo a due diverse velocità". Il procuratore Nicola Gratteri, nella prima parte del suo seguito ed applaudito intervento, si è soffermato sul mercato degli stupefacenti, dichiarando: "L'unica droga che si può sconfiggere al mondo è la cocaina. E' un'utopia che si può realizzare se l'ONU fosse un organismo sovranazionale, ma è debole rispetto alle forze e ai poteri nel mondo. Dov'è stato il segretario dell'ONU quando la Russia ha invaso l'Ucraina, ad esempio. Per fermare il mercato della droga occorrerebbe l'intervento delle Nazioni Unite, che dovrebbero uscire dai palazzi di vetro e andare nei campi dove si produce la coca, intervenendo in Colombia, in Bolivia, in Perù, imponendo a questi Paesi la conversione delle colture di coca, obbligandoli a seminare grano. I problemi si devono affrontare alla radice, altrimenti non si risolve".
Verso la Procura di Napoli
Al Centro direzionale, Gratteri è arrivato intorno alle 15.30 e ha incontrato l’attuale procuratore facente funzioni, Sergio Ferrigno, la coordinatrice del pool anticamorra Rosa Volpe (reggente per un anno fino a maggio scorso) e gli altri procuratori aggiunti: Sergio Amato, Simona Di Monte, Raffaello Falcone, Pierpaolo Filippelli, Alessandro Milita e Antonio Ricci, procuratore uscente di Vallo della Lucania appena nominato aggiunto dal Csm così come l’attuale pm della Direzione nazionale antimafia Michele Del Prete.
Era presente il procuratore generale di Catanzaro Giuseppe Lucantonio, che in Calabria ha lavorato a stretto contatto con Gratteri ed è stato a lungo sostituto e poi procuratore aggiunto a Napoli. Il nuovo Procuratore della Repubblica si è detto pronto ad affrontare con entusiasmo l’incarico e ha sgombrato il campo da alcune interpretazioni attribuite a stralci della sua audizione davanti al Csm, ribadendo di non aver in alcun modo voluto delegittimare la Procura napoletana.
Gratteri si insedierà ufficialmente il mese prossimo. L’insediamento dovrebbe avvenire tra il 9 e il 20 ottobre. Alla cerimonia, che si svolgerà davanti a una sezione del tribunale, potrebbe intervenire anche il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo, che ha diretto la Procura napoletana fino a maggio 2022. Il nuovo procuratore intanto si prepara a trasferirsi in città. Per motivi di sicurezza non vivrà in un appartamento, ma in un alloggio ricavato in una caserma delle forze dell’ordine. Una scelta imposta dalla necessità di garantire la massima tutela a un magistrato da anni sottoposto al livello più alto di protezione a seguito delle minacce provenienti dalla ‘Ndrangheta calabrese, sulla quale ha svolto, prima a Reggio Calabria, poi a Catanzaro, indagini e processi che lo hanno fatto finire nel mirino delle cosche più temute. Sul nuovo incarico a Procuratore di Napoli, Gratteri ha specificato: "E' fondamentale creare una sinergia con la polizia giudiziaria, che deve essere rispettata al massimo dalla magistratura. Voglio trasmettere coraggio". Infine, sulla mafia nello spazio digitale, il magistrato ha dichiarato: "Abbiamo bisogno di assumere ingegneri informatici e hacker. Dobbiamo investire in tecnologie e questo ancora non è avvenuto in Italia che è ancora troppo indietro perché nessuno ha avuto una visione. Questo, invece, è accaduto in altri Paesi europei che hanno modificato notevolmente il loro approccio per il contrasto alle mafie".
Foto: © Imagoeconomica
ARTICOLI CORRELATI
Gratteri: ''Onorato della nomina a procuratore di Napoli. Io sceriffo? Per me parlano le sentenze''
Csm: Nicola Gratteri nominato nuovo Procuratore di Napoli
Gratteri: '''Ndrangheta assume hacker per il riciclaggio, servono esperti per contrastarla''
''The Mafia's most wanted man'', lo speciale di Sky News sulla vita di Nicola Gratteri
Gratteri alla procura di Napoli, il ''sistema'' ha già iniziato la campagna per ostacolarlo