"Il prossimo 19 luglio sarò in via d'Amelio, ospite delle Agende Rosse e di Salvatore Borsellino, in occasione della commemorazione della strage dove ha perso la vita il giudice Paolo Borsellino assieme alla sua scorta. L'unico evento in cui vengo invitato in questa città. Oltre a portare la mia testimonianza farò un piccolo banchetto di beneficenza per cercare di vendere qualcosa perché, come ho detto più volte, andare avanti nelle mie condizioni non è facile".
Ancora una volta è Bennardo Mario Raimondi, ceramista e presepista di Palermo che ha denunciato il racket della mafia e dell'usura. "La mia presenza non è motivo di lucro o altro ma vuole essere un modo anche per sostenere la mia famiglia abbandonata dalle istituzioni e da varie associazioni. A causa delle mie precarie condizioni di salute farò soltanto un piccolo tavolo e per questo invito le Agende Rosse e i tanti che saranno presenti a venire a casa mia, a vedere in che condizioni vivo. Da tempo sono senza acqua calda e purtroppo ho anche problemi di muffa ed umidità".
Raimondi da tempo denuncia l'indifferenza da parte delle istituzioni rispetto alla sua richiesta di aiuto che non è altro che il poter continuare a fare il proprio lavoro. "Da 47 anni amo il mio mestiere e ho sempre ritenuto che lavorare l'argilla dal vivo sia un'arte anche terapeutica e utile anche per i bambini. Infatti mi piacerebbe avviare dei percorsi affinché possano sviluppare intelligenza e manualità. Purtroppo, però, sembra che non ci sia interesse da parte di una certa politica. Purtroppo, dopo aver perso tutto non ho modo di affrontare spese particolari, quindi quel che chiedo è un posto in comodato d'uso gratuito dove poter continuare a sviluppare questa arte che è propria anche della cultura siciliana. Di recente ho chiesto anche al Comune, al Sindaco agli assessori, ma a parte le parole non ho ricevuto nulla di concreto".
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