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L'Antimafia "dovrebbe essere un patrimonio condiviso, al di là della destra e della sinistra, e si sarebbe dovuto provare a individuare un nome quanto più possibile gradito" ma si è deciso altrimenti. Così il leader di Unione Popolare ed ex sindaco di Napoli nonché ex magistrato Luigi de Magistris su 'La Notizia' ha commentato la nomina di Chiara Colosimo alla presidenza della commissione antimafia.

È stata scritta "una pagina nera della storia italiana" ha detto: "dopo tanti mesi si elegge un presidente e un ufficio di presidenza con una spaccatura fortissima tra maggioranza e opposizioni". "Non meno importante il fatto che da quanto si legge sulle cronache di questi giorni e dalla posizione assolutamente inedita dei familiari delle vittime delle stragi, la Colosimo è una persona che ha contatti con un personaggio come Ciavardini che ha macchiato di sangue, con omicidi e stragi, la storia del nostro Paese. Mi sembra veramente un pugno in faccia al 23 maggio, una brutta pagina a cui questo governo ci sta abituando".

Secondo de Magistris ci sono aspetti che vanno "sempre peggio": “Ci stanno abituando a persone spesso poco competenti e talvolta imbarazzanti. Noi vorremmo pensare che alla presidenza della Commissione Antimafia ci fosse una persona che di mafia ne capisce ma non mi sembra questo il caso. Certo anche in passato ci sono stati casi di persone poco competenti in alcuni ruoli chiave dello Stato ma questo caso è più grave perché la Colosimo dimostra totale mancanza di conoscenza del fenomeno mafioso e non ha preso le distanze da Ciavardini come avrebbe dovuto. Poi faccio notare che alla Commissione Antimafia transitano anche atti coperti da segreto e hanno poteri simili a quelli della magistratura e quindi non ci possono essere ombre. Invece rilevo che nella Commissione sono stati fatti entrare anche diversi parlamentari coinvolti in vicende giudiziarie gravi. Ci sarebbe quasi da avere paura di questa Commissione", ha continuato.

Rispondendo alle domande De Magistris ha detto che non avrebbe mai accettato il posto: "Onestamente non avrei accettato perché, per il mio passato da magistrato, mi sarei trovato in estrema difficoltà a fare da vice a una presidente che ha avuto legami con la destra eversiva. Secondo me si doveva fare una battaglia perché l'Antimafia non può essere portata avanti a strappi, a legittimi sospetti o anche all'idea che poi sotto sotto ci possa nom essere accordi sottobanco come qualche giornalista ha scritto in questi giorni. A mio avviso è stata scritta una pagina nera, per giunta in un giorno tanto importante e che dovrebbe unire il Paese".

Fonte: La Notizia

Foto © Imagoeconomica

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