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Domenica il panel conclusivo del Festival internazionale dell'Antimafia organizzato da WikiMafia

Dopo l’arresto anomalo di Totò Riina, Cosa nostra alza il tiro e diventa un’organizzazione mafiosa di tipo terroristico mentre inizia a colpire civili in luoghi pubblici e artisticamente rilevanti”. Sono le parole del giornalista de “Il Fatto QuotidianoGiuseppe Pipitone, ospite insieme al giornalista di “Domani”, Attilio Bolzoni, per l'ultimo panel (“Quello strano ’93: le bombe, lo Stato, la mafia”) del Festival Internazionale dell’Antimafia, organizzato da WikiMafia (Presidente Pierpaolo Farina), presso l’Anteo Palazzo del Cinema di Milano. Fulcro dell’incontro moderato dal caporedattore di ANTIMAFIADuemila, Aaron Pettinari, le ombre e i depistaggi che hanno caratterizzato le stragi di mafia che si sono verificate nel biennio delle stragi degli anni Novanta. “Si tratta di vicende inspiegabili - ha ricordato Pipitone - dove gli elementi che ci fanno pensare alla cointeressenza di personaggi esterni a Cosa nostra non sono certamente campati in aria ma fattuali”.


festival int wikimafia bolzoni


Il giornalista del Fatto Quotidiano ha ricordato le tracce di esplosivo militare utilizzato durante la strage di via dei Georgofili;un mistero rimasto insoluto anche in relazione alla strage di Capaci” e reso ancora più inspiegabile dal fatto che “nessun pentito ha indicato la provenienza di questo tipo di esplosivo”. Dello stesso parere anche il giornalista Attilio Bolzoni che ha detto: “Durante la cattura di un latitante di rilievo c’è sempre qualcosa di indicibile. In molti sapevano con anticipo dell’arresto di Riina e questo potrebbe far presupporre l’esistenza di un accordo”. E ancora: “Quando si cattura un latitante, bisogna farlo all’interno del covo dove si nasconde perché se lo catturi fuori, come qualcuno ha l’abitudine di fare - ha precisato Bolzoni -, c’è il rischio che i documenti e le prove possano essere mescolate. Ricordo che durante la cattura di Riina le carte presenti all’interno del suo covo non sono mai state trovate”.


festival int wikimafia pipitone


Una circostanza simile è avvenuta anche con la cattura del boss stragista Matteo Messina Denaro. “Messina Denaro non contava più niente all’interno di Cosa nostra, tanto da non essere più invitato alle riunioni durante gli ultimi tre anni. Dopo la cronaca stancante del viagra, delle donne e dei selfie, a distanza di sei mesi dalla sua cattura, non ci hanno ancora spiegato se Messina Denaro avesse un complice non orizzontale ma verticale”. Il paese dove circolava Messina Denaro è stato criminalizzato e “indicato come omertoso ma non dimentichiamo l’esistenza di una Caserma dei carabinieri, di una postazione della Polizia di Stato, degli investigatori del Ros e dei servizi segreti. Considerando il modo ‘soffice’ con cui è stato arrestato Matteo Messina Denaro, con tutto il rispetto che provo per i magistrati - ha precisato Bolzoni -, forse i fatti sono stati raccontati in modo ‘rassicurante’”.


festival int wikimafia sch


Durante l’incontro Bolzoni ha anche ribadito la necessità di non accontentarsi di semplici pezzi di verità ma di andare oltre la “sensazione che ci sia altro” da scoprire. “Alcuni anni fa mi hanno inviato a parlare con 46 mafiosi detenuti nel carcere di Livorno. Dopo alcuni minuti che parlavo - ha ricordato Bolzoni - ho iniziato a balbettare e ho confessato loro di sentirmi a disagio. Uno di loro si alza e mi dice: ‘Dottore, anche noi ci sentiamo a disagio con lei’. L'istinto mi suggerisce di tirare fuori l’argomento ‘19 luglio’ e in quel preciso istante la discussione cambia. Il popolo di Cosa nostra si accolla tutto, dalla prima guerra punica fino al 23 maggio del 1992 ma dal 19 luglio in avanti, Cosa nostra non ne vuole sapere”.

Foto © ACFB

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