Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Ruggirello rimase ferito ad un'occhio nell'attentato di Pizzolungo avvenuto il 2 aprile 1985

Nella giornata di ieri è venuto a mancare Antonino Ruggirello (in foto), 69 anni, uno degli agenti di scorta che rimase ferito il 2 aprile 1985 nell'attentato di Pizzolungo, quando un'autobomba destinata al magistrato Carlo Palermo uccise Barbara Rizzo e i figli Salvatore e Giuseppe Asta.  Subito dopo la notizia relativa al decesso di Ruggirello, in molti hanno testimoniato la propria vicinanza alla famiglia e lo hanno fatto ricordando il valore di un uomo che non ha mai abbandonato la sua ispirazione: proteggere e servire. Infatti, come in molti hanno ricordato in queste ore, Ruggirello ha sempre presenziato durante le giornate dedicate alla memoria delle vittime di Pizzolungo.
Parole di stima sono state espresse dall’associazione Libera: “Con grande dolore diciamo addio a Nino Ruggirello, agente di scorta di Carlo Palermo, sopravvissuto alla strage di Pizzolungo. La nostra comunità ha perso un amico, una persona gentile che, con garbo e riservatezza, ha saputo sempre essere presente”. Anche la comunità “Non ti scordar di me” ha espresso il proprio cordoglio: “Una morte improvvisa che ci ha addolorato. La comunità del ‘Non ti scordar di me’ in questi anni lo ha avuto sempre vicino, attivo e impegnato nel percorso della memoria che si è fatta impegno”. “Caro Nino è stato un onore poter stare al tuo fianco, essere tuo amico - ha scritto il giornalista Rino Giacalone -, il Tuo coraggio lo hai saputo trasformare in lezione di vita ed impegno”. Margherita Atria attraverso il quotidiano "Trapani Oggi": "Un uomo perbene e gentile, portava sulla sua pelle con grande dignità le ferite fisiche e psicologiche dell'attentato che aveva vissuto. Un abbraccio alla moglie ed ai figli". Parole di cordoglio e di ringraziamento sono state espresse dall’ex magistrato Carlo Palermo che ha scritto: “Cosa posso dire dell’improvvisa scomparsa di Nino Ruggirello? Ricordare il suo corpo per terra martoriato, il casco e il mitra al suo fianco e le sue parole appena sussurrate: Mamma, mamma. Sono le macchie indelebili, trascinate dietro e dentro di me come dentro di lui e degli altri che ebbero la sventura di essermi vicini, quei momenti vissuti un attimo durato una vita, giorno dopo giorno, da quel 2 aprile 1985, ore 8,45 ad oggi, a domani, a sempre. Era presente accanto a me anche quest’anno, 26 giorni fa, a prendermi all’aeroporto di Birgi ed ad accompagnarmi - come sempre da allora ogni volta che sono tornato a Trapani - il 2 aprile a Pizzolungo e poi riaccompagnarmi all’aeroporto di Trapani. Attimi e vite sconvolte. Le famiglie stravolte. Rapporti indescrivibilmente legati. Attese di verità vissute quasi 40 anni. Ancora senza risposte. Dell’anno scorso serbo una foto con lui e con altri, anche con Margherita Asta. Quest’anno, lei mancava perché stava poco bene. Lui è stato sempre accanto a me. A farmi la scorta a vita. Non ho parole. Macchie indelebili”.

La redazione di ANTIMAFIADuemila si stringe attorno alla famiglia in ricordo di questo valoroso servitore dello Stato.

ARTICOLI CORRELATI

Pizzolungo, la memoria di una strage andando oltre le condanne dei boss

Carlo Palermo: ''La mia verita' sulla strage di Pizzolungo''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos