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Ieri a "Le Iene" lo speciale che svela una nuova verità possibile

"Ieri su Italia Uno è andata in onda l'inchiesta de Le Iene, 'Mostri o Innocenti?', realizzata dai giornalisti Giulio Golia e Francesca Di Stefano e interamente dedicata al 'Massacro di Ponticelli' e al caso di Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca e Luigi Schiavo. I tre ragazzi, oggi uomini, furono condannati all'ergastolo nel 1983 con l'accusa terribile di aver seviziato e ucciso due bambine, Barbara Sellini e Nunzia Munizzi, nella periferia di Napoli. Dopo 27 anni di carcere e 12 da uomini liberi, Imperante, La Rocca e Schiavo continuano a professarsi innocenti e a metterci la faccia per chiedere la riapertura del caso". Lo ha scritto in un post su Facebook la deputata M5S Stefania Ascari. "Nella scorsa legislatura ho voluto anch'io metterci la faccia portando il caso all'attenzione della Commissione Antimafia. In quella sede - continua Ascari - abbiamo svolto audizioni, acquisito gli atti dei processi e redatto una relazione che ho recentemente presentato in conferenza stampa assieme ai tre protagonisti della vicenda, alla dott.ssa Luisa D'Aniello, consulente della commissione, e all'investigatore Giacomo Morandi che da oltre vent'anni seguono il caso. Dallo studio della terribile vicenda è emerso con chiarezza che le indagini immediatamente successive al duplice omicidio furono lacunose, condotte in maniera frettolosa, superficiale e con fin troppi lati oscuri e inesplorati. Senza prove, e solo sulla base di una testimonianza ritrattata più volte davanti ai giudici, tre ragazzi incensurati furono giudicati colpevoli, condannati all'ergastolo e dati in pasto a un'opinione pubblica desiderosa di sbattere il mostro in prima pagina". 
"I tre dinanzi alla Commissione Antimafia hanno inoltre dichiarato di aver subito all'epoca percosse, minacce e torture da soggetti in borghese e in divisa così come lo stesso trattamento è stato riservato durante la stesura dei verbali (che venivano interrotti) quando le dichiarazioni rese dai testimoni non erano conformi a quanto ci si attendesse. Tanti sono gli interrogativi rimasti senza risposta - si legge ancora nel post- Come mai non ci sono state indagini su ciò che hanno riferito testimoni come il fratello di Giuseppe La Rocca a cui, nel corso delle interrogazioni, fu perforato un timpano? Il pentito Mario Incarnato, ex reggente della Nuova camorra organizzata su Ponticelli, ha condizionato le dichiarazioni dei testimoni? Cosa ci faceva dentro la Caserma Pastrengo e perché interrogava i testimoni? È possibile che ci sia stata un'influenza della Camorra nell'individuare i colpevoli? Com'è possibile che tutti i testimoni che hanno fornito un alibi a Luigi, Ciro e Giuseppe sono stati picchiati e accusati di falsa testimonianza? Io non ho remore nel sostenere che il Massacro di Ponticelli, oltre ad essere una delle più cruenti storie di cronaca che il nostro Paese abbia mai conosciuto, potrebbe coincidere anche con uno dei più eclatanti e gravi errori giudiziari mai commessi. Il primo che parlò di errore giudiziario fu il Giudice Ferdinando Imposimato che sostenne l'innocenza dei tre ragazzi fino alla sua scomparsa. I 'tre mostri di Ponticelli' potrebbero essere tre innocenti la cui vita e la cui dignità sono state distrutte da una condanna sbagliata e dalla gogna pubblica. Nunzia e Barbara potrebbero non aver avuto mai giustizia e il vero artefice di un atroce massacro potrebbe aver vissuto da uomo libero per 40 anni. Il massacro di Ponticelli sarebbe così una storia di sole vittime. Se c'è anche un solo dubbio che Ciro Imperante, Giuseppe La Rocca e Luigi Schiavo abbiano pagato da innocenti, le autorità giudiziarie devono indagare per arrivare alla verità, anche e soprattutto se è una verità scomoda. Io mi unisco a questa richiesta: il caso sia riaperto", conclude Ascari.

Foto © Imagoeconomica

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