"Il Friuli Venezia Giulia per fortuna è una regione sana, dove la criminalità organizzata non ha attecchito, ma dobbiamo stare attenti a che non ci siano infiltrazioni, specie nell'ambito del riciclaggio e della capacità di reinvestire in questa terra". Lo ha detto Maurizio Vallone, dirigente generale della Polizia di Stato e direttore della Direzione investigativa antimafia, a margine del convegno "Tecnologie emergenti per il contrasto alla criminalità organizzata", organizzato dall'ateneo friulano. "Essendo poi questa regione la frontiera naturale del Paese con l'Est Europa - ha aggiunto Vallone - è possibile che attraverso quest'area possano entrare carichi di stupefacenti, come è successo dal porto di Trieste, o altre attività illecite". "Siamo qui per collaborare con l'Università di Udine, così come stiamo facendo con altri atenei - ha spiegato ancora il direttore della Dia - perché qui c'è una conoscenza e una competenza di cui abbiamo bisogno nelle nostre investigazioni. Competenze - ha aggiunto - che ci sono anche nel mondo dell'industria dove abbiamo tanti partner". All'appuntamento, organizzato dal Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche in collaborazione con il master in 'Intelligence e Ict' dell'Ateneo friulano, sono intervenuti anche Manuela De Giorgi, primo dirigente della Polizia di Stato e dirigente del Compartimento di Polizia delle telecomunicazioni del Fvg. Al benvenuto del rettore, Roberto Pinton, e ai saluti istituzionali, sono seguiti contributi dei relatori moderati dal direttore del Laboratorio di Intelligence e security dell'Uniud Lab Village, Francesco Zucconi.
Fonte: Ansa
Foto © Imagoeconomica

Fvg, Direttore Dia Vallone: ''Attenti che non ci siano infiltrazioni mafiose''
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