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Si è tenuto in questi giorni a Modena il XX Congresso Nazionale della Fillea CGIL (categoria sindacale di riferimento del settore delle costruzioni) a cui prendono parte le diverse delegazioni provenienti da tutto il Paese: ed è proprio dalla Fillea Palermo che arriva la proposta, per voce di Giulia Bartoli Presidente della commissione politica al congresso, in forma di ordine del giorno approvato - passato prima anche dall’approvazione del congresso regionale Fillea Sicilia - rispetto alla gestione delle aziende sequestrate alla criminalità, e cioè di dare avvio alla costituzione di un Consorzio di Cooperative al cui interno confluiscano diverse realtà produttive facenti parte del settore delle costruzioni, dando vita a cooperative di lavoratori specializzate in attività come edilizia residenziale, progettazione. manutenzioni, rigenerazione urbana, restauro e conservazione, gestione immobiliare, attività di cava e servizi di fornitura di calcestruzzo.

In tal senso diventa fondamentale, e strategica, l’attività ed il supporto della ANBSC nazionale e territoriale, nonché delle Prefetture territoriali e della Lega delle Cooperative.
Piero Ceraulo, Segr. Gen. Fillea Palermo: “Adesso sentiamo tutto il peso della responsabilità di un percorso che abbiamo avviato e che, alla luce soprattutto delle ingenti risorse del PNRR vedrà sicuramente la criminalità organizzata impegnata nel riappropriarsi dei beni che gli sono stati confiscati in maniera definitiva. Uno strumento come il sistema delle cooperative, che coinvolge in prima persona il lavoratore, ha un aspetto sia sociale che professionale: i lavoratori che prima sono stati vittime del sistema criminale adesso avranno una opportunità di riscatto nella legalità, da protagonisti anche, e poi siamo certi che tutto questo genererà un indotto di economia legale che diventa fondamentale (e per certi versi anche di forte rottura) in territori come il nostro”.

È un passo importate, senza dubbio, l’idea di portare a livello nazionale un’idea concreta di contrasto alla criminalità che viene “dal basso” e che viene dal sud, una idea che possa fare da argine tra quel mondo del lavoro sempre più spesso inquinato dalle infiltrazioni criminali, e la società civile nelle sue più diverse sfaccettature. Auguriamo alla Fillea Cgil palermitana e siciliana grande successo in questo percorso.

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