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L'onorevole Stefania Ascari presenta alla Camera un'interrogazione parlamentare

L’On. Stefania Ascari, parlamentare del M5S, ha presentato alla Camera un’interrogazione a risposta scritta ai Ministri dell’Interno e della Giustizia sul caso di Angelo Niceta, il Testimone di Giustizia che dallo scorso 19 novembre conduce uno sciopero della fame per chiedere giustizia e il rispetto delle regole (a questo link il comunicato con cui è stato annunciato: https://bit.ly/3Inu9pE).

Questo il testo dell’interrogazione, che è stata presentata ma sarà pubblicata agli atti della Camera nei prossimi giorni: «Ai Ministri dell'Interno e della Giustizia - per sapere - Premesso che:
il signor Angelo Niceta, commerciante appartenente ad una nota famiglia di imprenditori palermitani, a partire dal 2017, è stato inserito con la propria famiglia, nel programma “speciale misure di protezione” riservato ai Testimoni di Giustizia, dopo aver rilasciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo dichiarazioni sui rapporti intercorsi tra alcuni membri della sua famiglia ed esponenti della criminalità organizzata;
il nostro Ordinamento prevede un termine non superiore ai 90 giorni per l’approvazione, da parte della Commissione Centrale per la protezione di testimoni e collaboratori di giustizia presso il Ministero dell’Interno, del c.d. “Programma definitivo di Protezione”;
da quanto risulta all’interrogante, tale Programma è stato approvato ben oltre il termine e soltanto nel maggio 2019; questa circostanza ha fatto sì che la famiglia Niceta sia stata costretta a vivere in località segreta ma senza programma protezione e in condizioni poco dignitose;
in particolare, relativamente ai rimborsi di cui alla Legge n. 6/2018, consta all’interrogante che questi siano stati parziali, tardivi e non aggiornati rispetto alle rivalutazioni Istat nonché rispetto alle recenti delibere della Commissione Centrale (del 24 giugno 2020);


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La deputata del M5s, Stefania Ascari © Imagoeconomica


invero, sembrerebbe che gli inspiegabili ritardi dell’Amministrazione abbiano pregiudicato tra l’altro l’accesso agli studi da parte del figlio del sig. Niceta, oltre alle ripercussioni sulle condizioni di salute della moglie;
per protestare contro tale inerzia delle Istituzioni, da giorni il signor Niceta ha intrapreso uno sciopero della fame con gravi rischi per la sua salute;
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti;
se e quali iniziative di propria competenza, anche di carattere ispettivo, intendano intraprendere per far luce sull’inerzia della Commissione centrale per la protezione dei testimoni e collaboratori di giustizia nella gestione della pratica relativa alla Protezione della famiglia Niceta;
se e quali urgenti iniziative di propria competenza intendano assumere al fine di assicurare al signor Niceta e alla sua famiglia l'incolumità fisica e un livello di vita dignitoso».

In seguito alle interlocuzioni avvenute negli ultimi giorni con il personale del Ministero dell’Interno addetto alla protezione, finalizzate a trovare una rapida, completa e definitiva soluzione dei problemi posti mediante l’applicazione integrale di quanto prevede la legge, Angelo Niceta ha deciso di sospendere provvisoriamente lo sciopero della fame.

Nei prossimi giorni verranno resi noti ulteriori aggiornamenti sulle condizioni di salute del Testimone di Giustizia, gravemente provato dopo un digiuno durato 42 giorni, costretto da una grave ed insostenibile situazione di fatto.

COMITATO DEI CITTADINI PER ANGELO NICETA
(facebook.com/groups/resistenzaantimafia)


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