Le Isole Vergini hanno fatto causa al gigante di Wall Street JP Morgan Chase, accusandolo di "aver chiuso un occhio" per anni sul comportamento del finanziere pedofilo Jeffrey Epstein. Il procuratore generale Denise George, nel presentare l'esposto alla corte distrettuale di Manhattan, sostiene che la banca ha finito per facilitare il traffico sessuale di minori gestito da Epstein. Il finanziere, arrestato una seconda volta nel 2019, è morto in carcere. Le accuse nei confronti di una delle banche più importanti di Wall Street si basa sull'ipotesi che JP Morgan non abbia mai bloccato il pagamento delle minorenni e le varie spese che Epstein aveva sostenuto per garantire il viaggio delle ragazzine nelle sue proprietà, tra cui una a Little St. James, l'isola privata che fa parte delle Isole Vergini. La procura generale ha detto che Epstein uso' l'isola come base per portare avanti abusi sulle minorenni. La banca, secondo l'accusa, avrebbe potuto rendere più difficile la gestione di questa rete di sfruttamento sessuale. Il finanziere era stato per quindici anni un cliente della banca, prima di essere mandato via nel 2013. All'inizio di dicembre l'amministrazione dell'isola ha ottenuto un risarcimento di 105 milioni di dollari dagli eredi di Epstein e da altre dieci persone legate al finanziere.
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