“Non sono presenti insediamenti di consorterie criminali di stampo mafioso capaci di permeare il territorio” ma “l’attenzione rimane alta per intercettare i reati spia o fenomeni di infiltrazione nel tessuto economico regionale, che risulta, in questo momento, da attenzionare a causa delle conseguenze economiche della pandemia e dell'incremento dei costi energetici”.
La prevenzione amministrativa antimafia è inoltre indirizzata a “evitare interferenze illecite nella realizzazione degli interventi del Pnrr, nonché quelli per il ripristino dei danni dovuti alle criticità idrogeologiche che hanno colpito di recente una parte del territorio”.
È questo il quadro emerso dalla Conferenza regionale delle Autorità di pubblica sicurezza.
La notizia è stata riportata da 'laProvinciadiFermo'.
Grazie al monitoraggio della Banca d’Italia sono stati messi sotto osservazione i fenomeni di usura, visto che le segnalazioni sospette sono il 2% del totale dei movimenti nel campo del credito.
“Reati in calo, ma massimo impegno per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti, che suscita preoccupazione” ha detto il prefetto Darco Pellos, sottolineando la grande attenzione anche al “fenomeno del pendolarismo criminale che vede soggetti provenienti da altre aree geografiche rendersi responsabili di reati predatori e truffe nei confronti della popolazione più vulnerabile”. Come scritto su 'laProvinciadiFermo', gli occhi sono puntati anche, come richiesto dal sistema della sicurezza, “sulla corretta gestione dei fondi pubblici attraverso il monitoraggio dei lavori per la realizzazione delle opere infrastrutturali, della ricostruzione post-sisma, nonché al controllo della filiera di gestione dei rifiuti".
Fonte: laprovinciadifermo.com
Foto © Imagoeconomica
Marche: non sono presenti ''insediamenti mafiosi'' ma ''attenzione rimane alta''
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