Non sarebbe di Marcella Contrafatto la grafia del bigliettino consegnato all’ex consigliere del Csm, Nino Di Matteo, a marzo 2021, insieme al plico contenenti i famosi verbali di Piero Amara con le rivelazioni sulla presunta Loggia Ungheria. A riferirlo, al termine dell'udienza preliminare che si è svolta ieri a Roma, è stato l'avvocato Alessia Angelini, difensore della Contrafatto, ex segretaria di Piercamillo Davigo, indagata per calunnia dai pm capitolini. La donna ieri ha reso dichiarazioni spontanee davanti al gup Nicolò Marino. La vicenda riguarda la diffusione dei verbali di Amara, di cui alcune copie vennero trovate a casa della Contrafatto durante la perquisizione. Insieme al verbale di interrogatorio dell'avvocato Amara, non sottoscritto composto da cinque pagine, recapitato al consigliere del Csm Antonino Di Matteo il 18 febbraio 2021, come scrivevano i giudici del Riesame di Roma, c'era ''un biglietto anonimo in cui tra l'altro si affermava che il verbale in questione era stato ben tenuto nascosto dal procuratore di Milano Francesco Greco 'chissà perché' e che in 'altri verbali c'è anche lui' (parte manoscritta volta verosimilmente a evidenziare che da alcuni verbali di interrogatorio risulta la presenza del dottor Greco)''. Tra le sue dichiarazioni spontanee, la Contrafatto ha affermato di essere “rimasta, mio malgrado, coinvolta nella vicenda relativa ai famosi interrogatori resi dall'avvocato Amara alla Procura di Milano nel dicembre 2019, contenenti le sue rivelazioni sulla presunta loggia Massonica Ungheria”. Quanto all'accusa che gli è stata rivolta ha voluto precisare “che non conosco Francesco Greco, né ho mai avuto qualcosa da recriminare nei suoi confronti. Non ho inviato al dottor Di Matteo nessun interrogatorio e tantomeno lettere. Peraltro, non avrei avuto necessità di spedire nulla, lavorando all'interno dello stesso edificio - ha spiegato -. Tantomeno ho mai telefonato alla dottoressa Milella. Il mio cellulare proprio perché intestato al Csm non aveva blocchi e mi è capitato più di una volta di lasciarlo incustodito sulla scrivania”.
Foto © Imagoeconomica

Verbali Amara: perizia esclude che la Contrafatto abbia scritto il biglietto recapitato a Di Matteo
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