Dalla spaccatura con Miccichè, all'intervento di Dell'Utri
Il presidente della Regione Sebastiano 'Nello' Musumeci si è dimesso. Ad annunciarlo è stato lo stesso governatore in un video sui social network, in cui precisa anche che il giorno delle elezioni in Sicilia (25 settembre) sarà pronto a "guidare la coalizione di centrodestra per guidare le sorti della Regione. Qualcuno all'interno della coalizione - sottolinea - dice che io sia molto rigoroso e abbia un brutto carattere. Che sia divisivo. Siccome per me l'unità della coalizione è più importante dell'aspirazione di proseguire il lavoro, ho detto di essere disposto a fare un passo di lato. Credo di avere risposto alle tante domande che mi sono state poste".
A livello di unità politica però il quadro non è dei migliori: la coalizione di centro destra è infatti spaccata sul nome del candidato da opporre alla Dem Caterina Chinnici, designata in seguito al risultato delle primarie alle quali ha partecipato anche il M5s, e all'ex sindaco di Messina Cateno De Luca, da mesi in campagna elettorale. Il leader di Forza Italia Gianfranco Miccichè, strenuo oppositore del bis di Musumeci, ha lanciato in pista l'ex ministro azzurro Stefania Prestigiacomo, mentre il leader della Lega Matteo Salvini, nel corso della sua visita a Lampedusa, ha annunciato che presto sceglierà il nome del suo candidato Governatore.
Inoltre è noto che da mesi è in corso un conflitto aperto tra Musumeci e Gianfranco Micciché, presidente dell'Assemblea regionale.
Per cercare di riparare a questa spaccatura interna era intervenuto addirittura Marcello Dell'Utri: marzo scorso il co-fondatore di Forza Italia, condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa (pena scontata), si era recato a Palermo con la missione di salvare Forza Italia dall'implosione. Uno dei suoi interventi diretti è stato quando si era ritrovato a cena con il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Miccichè (proconsole di Berlusconi sull’isola, nonché delfino dello stesso Dell'Utri, ndr) al ristorante Mec di Palermo subito dopo aver conversato con Nello Musumeci al Grand hotel delle Palme. L’ex segretario diventato presidente di Publitalia - da grande bibliofilo - aveva detto di essersi recato in Sicilia “per parlare di libri”, di aver incontrato Musumeci “per caso” e Miccichè perché “è un amico, normale che vada a cena con lui". Un viaggio di piacere, dunque. Ma la realtà sarebbe ben altra: riappacificare gli animi forzisti dopo la guerra interna al partito scoppiata tra Miccichè e Musumeci.
Un intervento che ad un osservatore esterno potrebbe far sorgere molti dubbi.
Foto © Pietro Calligaris
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