"Questa sentenza corona tanti sforzi, tanta fatica: 40 anni di lavoro portano a un capitale di conoscenze che non servirà soltanto per Bologna ma servirà anche per gli altri processi che adesso sono in corso con quello di piazza della Loggia ma probabilmente anche squarci di conoscenza, come li ha già aperti, su piazza Fontana e altri avvenimenti del nostro paese". E' quanto ha affermato Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione vittime della Strage di Bologna del 2 agosto 1980, durante una conferenza stampa indetta alla Camera dei Deputati assieme al sindaco del capoluogo emiliano Matteo Lepore e al deputato Pd Andrea De Maria a seguito della condanna all'ergastolo di Paolo Bellini, ritenuto esecutore materiale della Strage. Ora "ci sono da fare altre tappe - ha proseguito - che sono innanzitutto la digitalizzazione di tutta una serie di carte relative al lavoro del giudice Amato, sul processo P2 a Roma e su altre carte che riguardano quel periodo".
In merito agli anni di piombo e alle stragi italiane "ci sono responsabilità politiche precise. Gli uomini della P2 sono stati nominati dai vertici politici".
"La stampa locale - ha evidenziato poi in merito al risalto mediatico della vicenda negli ultimi decenni - ha sempre dato conto sentenza per sentenza mentre la stampa nazionale ha brillato per una non presenza nel modo più assoluto, sembrava che il processo fosse di Bologna o al massimo dell'Emilia-Romagna e basta".
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