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A Napoli presentato il libro del missionario comboniano “Lettere alla tribù bianca”

Oggi si stanno compiendo delle "scelte scellerate". Così padre Alex Zanotelli ha commentato le recenti notizie per cui il Governo italiano ha deciso di incrementare la spesa miliare. "Ieri - ha ricordato il missionario comboniano intervenendo alla presentazione del suo libro “Lettere alla tribù bianca” - il Parlamento ha votato la possibilità di incrementare le spese militari, di arrivare al 2 per cento del Pil. Di passare da 25 a 38 miliardi all’anno in armamenti (mentre in questi anni si sono tagliati 37 miliardi agli ospedali). Scelte scellerate". E poi ancora: "Il complesso militare industriale ha in mano il potere. Negli Stati Uniti come altrove. I produttori e i commercianti di armi hanno bisogno del nemico, e se il nemico non c’è va inventato. E allora non possiamo che aspettarci che il conflitto attualmente in corso in Ucraina sia la premessa di altri conflitti, di una nuova cortina di ferro, di un’alleanza Russia-Cina, di nuovi blocchi che inviteranno a costruire nuove armi".
Nel suo libro, presentato alla libreria Feltrinelli, Zanotelli ha raccontato parti della sua storia: le missioni in Africa, gli studi fatti, la direzione della rivista Nigrizia ed una vita al fianco degli ultimi.
"La tribù bianca in nome della civiltà, della cultura e della religione, ha dominato il mondo in questi 500 anni. Dobbiamo riconoscere che l’egoismo eretto a sistema ha devastato altri popoli e la Terra" ha affermato.
Quindi padre Alex ha parlato dell'accoglienza dei migranti ("a Napoli e in Italia stiamo accogliendo i profughi in fuga dalla guerra. Napoli è accogliente, ma guardiamo a quanto di gravissimo sta accadendo in Polonia, dove entrano solo fuggiaschi biondi, e vengono respinti neri e arabi. Milioni di persone stanno bussando disperate alle nostre porte e noi spendiamo miliardi per tenerli fuori") e di come il Mediterraneo sia diventato un grande cimitero anche per nostra responsabilità. Quindi si è concentrato sulla guerra attuale in Ucraina: "Putin è l’aggressore, uno zar che vuole l’impero, e il popolo ucraino va aiutato a difendersi, ma non dimentichiamo che la Russia si è sentita accerchiata dalla Nato e ha dato la zampata. E non dimentichiamo neppure quello che noi abbiamo combinato in Afghanistan e in Iraq. È lo stesso orrore".

Foto © Imagoeconomica

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