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“Giudici e scorte diventano speciali solo da morti. Noi, invece, vogliamo esserlo da vivi per quello che facciamo"

"Quanto vorrei che venisse un magistrato o un politico qui e invece di riempirci di chiacchiere come accade ogni anno, dicesse 'abbiamo il nome e cognome di chi, oltre alla mafia, ha voluto la morte di Falcone e Borsellino". A dirlo è stato Giovanni Paparcuri, l'autista sopravvissuto alla strage Chinnici, parlando dal palco allestito in via d'Amelio in occasione del 29esimo anniversario dell'eccidio costato la vita al giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. "Questi uomini vanno ricordati per sempre e qui vorrei vedere molti più palermitani - ha aggiunto -. Qui oggi ce ne sono pochi, ma poi in tanti sono pronti a mettersi davanti a un computer e scrivere post. Io sono rimasto in vita ma non l'ho scelto e qualcuno me lo ha fatto pesare, a me come agli altri sopravvissuti delle stragi. I giudici e i ragazzi della scorta diventano speciali solo dopo la morte. Noi, invece, vogliamo esserlo per quello che abbiamo fatto in vita e continuiamo a fare".

Foto © Paolo Bassani

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