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A pochi giorni dall’anniversario della Nakba, la catastrofe del 1948, l’esercito di occupazione israeliana sta attaccando la popolazione palestinese. Il bilancio è già di centinaia di feriti e diverse morti nella Striscia di Gaza tra cui almeno una decina di bambini. Il regime di apartheid coloniale razzista dopo 73 anni di violenza continua a perseguitare la popolazione indigena palestinese attraverso soprusi, abusi, oppressione e torture di ogni genere. Di qualche giorno fa la notizia di un’esecuzione di un ragazzo di 16 anni a Nablus da parte dell’esercito, arresti arbitrari, violenze su donne e bambini. Come se non bastasse l’esercito di occupazione ha violato la moschea Al-Aqsa sparando ad altezza uomo con lacrimogeni e proiettili di gomma, lasciando senza vista decine di fedeli palestinesi inermi.
In questo contesto di terrore si inserisce la complicità dei mezzi di informazione e media italiani che raccontano una verità distorta, serva della narrazione di propaganda israeliana per cui l'occupante viene vittimizzato. La retorica del conflitto e della guerra ad armi pari sostiene un diritto di difesa israeliano inesistente. Come nel caso di altre narrazioni, l’informazione italiana di Stato è di parte e unilaterale. Il popolo palestinese non è il solo ad essere colpito da una narrazione parziale. I media italiani sono stati fallimentari e insufficienti nel raccontare ciò che sta accadendo in questi giorni in Colombia, la crisi nel Tigray, manipolando la verità e facendo disinformazione così come nel caso di tante altre storie di popoli in lotta per l’autodeterminazione contro un sistema predatorio capitalistico, imperialista, razzista e xenofobo. È nostro dovere stare al fianco del popolo palestinese che ogni giorno resiste, lotta e sopravvive ad uno dei tentativi più subdoli di pulizia etnica.

Vi aspettiamo a tutti e tutte a Milano giovedì 13 maggio alle ore 17.30 in Piazza Duomo.

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