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Il Carroccio a Palermo per il processo Open Arms si fa fotografare in via d’Amelio, è polemica

L’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini oggi si è presentato all’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo per essere sentito al processo Open Arms, le accuse a suo carico sono quelle di sequestro di persona e rifiuto di atti di Ufficio. Ma prima di recarvisi il leader della Lega ha deciso di fare tappa in via D’Amelio. Appena sceso dalla macchina ha cambiato la sua mascherina indossandone una con impressa l’immagine del giudice Paolo Borsellino regalatagli da Alberto Samonà, assessore leghista nella giunta di Nello Musumeci.
Successivamente ha deposto una corona di fiori ai piedi dell’albero memoriale. Parlando con i giornalisti presenti ha detto che: “Ogni volta che vengo a Palermo io ritendo un dovere civico e umano, da italiano e da ministro che ha combattuto la mafia e quindi per ricordare un grande uomo di giustizia e le donne e gli uomini della scorta. Mi sembra il minimo. Poi ci sarà una giornata densa d’incontri ma mi sembrava giusto partire da qui”.


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"Salvini in via D'Amelio? Una passerella come sempre. Vendendo quelle immagini mi viene da vomitare, ma uno sciacallo come lui non può fare altro che sciacallaggio", ha commentato all'Adnkronos Salvatore Borsellino, fratello del giudice antimafia ucciso da Cosa Nostra. Ha inoltre ribadito su un suo post su Facebook: “Mia nipote Roberta è andata in Via D’Amelio a chiedere scusa a Paolo. Se Rita fosse stata ancora in vita sarebbe scesa giù per cacciarlo via a calci. Purtroppo io abito lontano. Posso custodire quel posto soltanto il 19 luglio. Ma il 19 luglio nessuno ha più coraggio di presentarsi. Il 19 Luglio abbiamo impedito agli avvoltoi di venire in Via D’Amelio a roteare sul luogo della strage ma purtroppo ci sono anche gli sciacalli e quelli che vengono quando non c’è nessuno a fare da guardia a quell’albero”, oltretutto - dice sempre Salvatore Borsellino al Fatto Quotidiano - Non bisogna dimenticare che a Natale è andato a distribuire pacchi ai bisognosi, con un fotografo dietro che lo ritraeva. Fa tutto a scopo di propaganda”.
Sulla vicenda è intervenuto in una nota anche l’avvocato ed ex magistrato Antonio Ingroia: "Credo sia vergognoso ogni tentativo di usare l'immagine di Borsellino, specie da chi da ministro dell'Interno ha fatto poco e male per la lotta alla mafia e alle collusioni mafia e politica".

Foto © Imagoeconomica

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