Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Navanly? Se fossimo responsabili dell'avvelenamento avremmo portato a termine il lavoro

Come di consuetudine in Russia ieri il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto la conferenza stampa di fine anno, la sedicesima di questo genere. Il presidente come da tradizione ha risposto a domande di giornalisti (774 secondo il Cremlino) legate alla situazione economica e sociale della Russia, alle politiche del governo, ai progetti nazionali, ai problemi di alcune entità regionali, così come alla politica estera del Paese. Partendo dall’emergenza sanitaria dovuta dalla pandemia Covid-19 Vladimir Putin ha dichiarato: “La Russia è tra le tre nazioni che hanno eseguito il maggior numero di test Covid-19, ed è riuscita a mettere a disposizione circa 277.000 posti letto per malati in tempi molto brevi, portando a termine la costruzione di decine di centri medici”. Inoltre “la Russia è stata il primo paese al mondo a iniziare a produrre un vaccino”, ha ricordato Putin precisando che “il vaccino russo Sputnik V ha mostrato un'elevata efficienza”.
Putin ha anche osservato che in Russia “non è stato identificato neanche un solo effetto collaterale serio provocato dal vaccino. Il capo dello Stato ha ricordato la disponibilità di AstraZeneca a collaborare con la Russia sul vaccino di Oxford”. Sempre in merito al vaccino Putin ha rammentato che i vaccini saranno resi disponibili per i cittadini di fasce di età specifiche. Il presidente ha quindi affermato che le persone della sua età ancora non hanno accesso al vaccino ma ha assicurato che sarà il primo a vaccinarsi quando ciò sarà possibile.

Corsa agli armamenti e New START
In merito al famoso trattato New START Vladimir Putin ha detto alla nazione che “se non succederà nulla il trattato cesserà di esistere a febbraio” osservando tuttavia che Biden aveva espresso la sua disponibilità a prorogarlo.
Quanto alla corsa agli armamenti il presidente russo ha detto che "è già in corso". “Tutto ha avuto inizio con il ritiro degli Stati Uniti dal Trattato ABM (Anti Missili Balistici)”, ha puntualizzato il Presidente precisando che “il Paese si è battuto a lungo per coltivare un rapporto di amicizia con i partner occidentali, ma che dovrà prendere delle misure e reagire in modo corrispondente, qualora la NATO non tenga fede alla promessa di non espandersi ulteriormente ad Est”.

Politica estera e Nord Stream 2
Rispondendo alla questione che riguarda la politica estera e i suoi omologhi esteri, Putin ha osservato che “i leader mondiali sono persone altamente qualificate. Non possono venire classificati come "comodi" o "difficili". Tutti sono concentrati sulla soluzione dei problemi dei propri paesi”.
Parlando del progetto Nord Stream 2, Putin ha sottolineato che “questo gasdotto è vantaggioso sia per la Germania che per l'Europa e soddisfa anche i loro interessi”. Secondo Putin, “il progetto è per altro quasi oramai completato. Speriamo che la nuova amministrazione negli Stati Uniti rispetti gli interessi dell'Unione europea”. A proposito di Stati Uniti Putin ha commentato la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali. “Mosca parte dal presupposto che il presidente eletto degli Stati Uniti capisca cosa sta succedendo”, ha detto. Oltre a ciò, il capo dello stato russo ha auspicato che “Joe Biden cerchi di risolvere la questione delle relazioni della Russia”.

Caso Navalny
Putin è intervenuto infine sulla questione del presunto avvelenamento di Aleksej Navalny, affermando che "è in corso una guerra di informazioni". “Non lo abbiamo avvelenato. Chi ha bisogno di lui? Se qualcuno avesse voluto farlo, avrebbe portato a termine il lavoro", ha detto Putin definendo l'inchiesta congiunta di Bellingcat e Insider.ru sul caso Navalny come "riciclaggio di materiale delle agenzie di intelligence americane" e un modo per "screditare la Russia". Lo stesso Aleksej Navalny è "sostenuto dai servizi americani", ha poi aggiunto Putin senza chiamarlo per nome, ma riferendosi a lui nome il "blogger" o "il paziente di Berlino". "Come se non sapessimo che tracciano gli spostamenti. I nostri servizi lo sanno. Lo tengono d'occhio, ma questo non significa che lo abbiamo avvelenato. Quando sua moglie me lo ha chiesto, ho immediatamente autorizzato il suo trasferimento in Germania".

Foto © Imagoeconomica

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos