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di AMDuemila
Questa mattina il premier ha inviato una lettera a Il Corriere del Mezzogiorno per le persone che oggi si riuniranno a Foggia

"Gentile direttore, ho deciso di intervenire sulle pagine di questo quotidiano per esprimere il mio pieno sostegno alla manifestazione contro la mafia che si svolge oggi a Foggia e a chi ha deciso di esserci: associazioni, studenti, sindacati, amministratori, società civile. La lotta alle mafie non deve avere bandiere né colori politici". E’ con queste attente parole contenute in una lettera spedita alla redazione del Corriere del Mezzogiorno che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto lanciare il proprio supporto all’importante manifestazione antimafia che si terrà a Foggia, città in cui Conte è cresciuto, questo pomeriggio. L’iniziativa promossa da Libera di don Luigi Ciotti ha come scopo quello del richiamo all’attenzione della collettività nella lotta alla mafia, in particolare dopo l'escalation di violenza registrata negli ultimi giorni nel capoluogo dauno. Quella alle mafie per il presidente Conte "è una lotta che deve vederci tutti uniti nella stessa direzione a difesa di libertà, legalità e giustizia. La manifestazione di Libera è un segnale incoraggiante". Sconfiggere le mafie è possibile ma la “risposta deve arrivare netta e chiara anche da parte dei cittadini, che devono farsi comunità”. "I foggiani non devono sentirsi soli - ha aggiunto - perché lo Stato c'è ed è con loro. Non abbandoniamo Foggia così come non abbandoneremo nessun altro territorio, dal Sud al Nord". "La risposta dello Stato agli attentati che si sono verificati a inizio anno è stata immediata, forte e tempestiva - ricorda il premier - a dimostrazione dell'attenzione che il governo riserva al contrasto alla criminalità organizzata: le imponenti operazioni che sono state portate a termine dalle Forze di Polizia, a poche ore da quei gravi episodi, a Foggia e nel barese, hanno visto un dispiegamento massiccio di uomini e donne e una piena sinergia tra forze dell'ordine, prefetture e magistratura. Ciò dimostra che, quando si fa squadra, si ottengono sempre i risultati". Per il premier Conte "anche recenti fatti di cronaca, proprio qui in Puglia, dimostrano che ad accendere la scintilla della legalità è spesso il coraggio di chi decide di denunciare abbattendo il muro dell'omertà". "Questo Esecutivo - ha concluso - è dalla parte di chi reagisce, di chi decide di non restare indifferente di fronte ai soprusi e alle violenze della criminalità organizzata. Penso ai tanti magistrati che ogni giorno combattono la propria battaglia silenziosa, ma anche ai comuni cittadini che quotidianamente lottano per difendere la libertà di ciascuno di noi".

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Don Luigi Ciotti


Interventi del governo
Nella lettera Conte ha parlato anche degli interventi intrapresi dal governo nei confronti della lotta al crimine organizzato. “Tra i punti programmatici del governo abbiamo inserito il potenziamento della lotta contro le organizzazioni mafiose e siamo al lavoro tutti i giorni per dare concretezza a questo obiettivo prioritario. Abbiamo sbloccato il piano assunzioni delle forze dell'ordine per quasi 12mila unità e previsto 175 milioni di euro in più per gli straordinari arretrati. Se da un lato dichiariamo guerra alla malavita, dall'altro dobbiamo fare in modo che possano trovare spazio le tante energie positive e propulsive del territorio". In questo senso va letta anche la prossima istituzione di una sezione della Dia a Foggia voluta dal ministro dell’Interno Lamorgese, che Conte ha definito come “positiva”. L’obiettivo comune deve essere “fare terra bruciata intorno alla mafia - ha spiegato Conte - dobbiamo rendere il terreno fertile per i sogni e le ambizioni dei giovani che vogliono restare al Sud e in Italia. Per questo dobbiamo mettere in campo il massimo sforzo per garantire maggiore giustizia sociale. Le mafie trovano spazio d'azione proprio laddove mancano diritti, occasioni e opportunità per i cittadini. Per questo giustizia sociale, opportunità di crescita e lavoro sono i binari ad alta velocità con cui vogliamo allontanare il Sud da quei sentimenti di rassegnazione di cui si nutre la criminalità". Infine il premier ha ricordato come "strumenti come il reddito di cittadinanza sono un tassello nel percorso per la giustizia sociale. Il Contratto istituzionale di sviluppo della Capitanata si muove in questa direzione: rilancio dei cantieri, dell'occupazione e degli investimenti. In questo senso si muove anche la scelta di destinare a priori il 34% della spesa pubblica al Sud. La fiducia marcia sulle gambe di chi oggi manifesta. Io - ha concluso - sono al vostro fianco”.

Foto © Imagoeconomica

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