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mappa mafia albanese.intdi Vincenzo Musacchio
In questo articolo abbiamo provato, incrociando i dati delle autorità giudiziarie e di polizia europee ed albanesi, ad elaborare una mappatura dell'attuale situazione criminale albanese, evidenziando la concentrazione territoriale dei gruppi e delle organizzazioni mafiose più pericolose dell’Albania. Dai dati incrociati è emerso che quasi tutte le principali città del “Paese delle Aquile” hanno gruppi criminali strutturati che hanno il controllo del territorio e si concentrano principalmente sul traffico di stupefacenti, estorsioni e recupero crediti (prestito a prestito). Sulla base dei risultati di varie ricerche scientifiche sulla criminalità organizzata a livello locale, siamo in grado di poter fornire una mappa dettagliata delle concentrazioni territoriali che riguardano le più potenti organizzazioni criminali che attualmente operano nelle principali città dell’Albania. A Tirana operano almeno tre organizzazioni criminali strutturate molto potenti che hanno iniziato la loro attività criminale già sotto il regime comunista e sono riusciti a resistere e con la caduta del comunismo si sono notevolmente rafforzate per i loro legami di corruzione con la politica e l’imprenditoria locale. Da quanto emerge dalle ricerche effettuate, le tre organizzazioni criminali si sono divise il territorio e gli affari in pieno accordo tra loro. C’è chi si occupa del riciclaggio di proventi criminali delle mafie albanesi che operano a livello locale e internazionale. Chi gestisce il traffico di stupefacenti, le estorsioni e il recupero crediti conto terzi. Chi infine ha interessi nella ristorazione e nel campo degli investimenti in minerari soprattutto del cromo di cui l’Albania e fra i principali produttori al mondo. A Scutari si ritiene che ci siano almeno quattro grandi “cosche” mafiose che sono coinvolte anche loro in varie attività criminali. Queste quattro famiglie sono principalmente coinvolte nel traffico di stupefacenti, armi, organi ed esseri umani. Gli studiosi delle mafie albanesi ritengono che Shkodra possa diventare il principale centro per la coltivazione di cannabis e che questo potrebbe portare questi gruppi criminali ad un ulteriore rafforzamento di queste organizzazioni criminali portandole ad una posizione di preminenza rispetto agli altri gruppi criminali operanti nella regione. Questo potenziamento ovviamente potrebbe compromettere seriamente il stabilità di quest'area, dato il fragile equilibrio tra i gruppi criminali della zona. A Durazzo si sostiene che molti gruppi criminali provenienti da tutto il paese abbiano investimenti nel settore turistico alberghiero e la città negli ultimi tempi funge in una certa misura come punto d'incontro o persino come rifugio per molti latitanti. Durazzo è la patria di una “cosca” nota nel mondo del crimine organizzato, con influenza non solo sulle attività commerciali (traffico di auto rubate), ma anche su quelle sociali e politiche. A Valona si sono radicate molte famiglie mafiose (Çaushi, Kakami, Gaxhai). Qui i gruppi criminali attualmente sono in guerra fra di loro per la conquista di pezzi di territorio. Per tali motivi negli ultimi tre anni gli omicidi nella città di Valona sono numerosi e riguardano soprattutto regolamenti di conti legati al controllo internazionale delle reti di traffico di stupefacenti e armi verso i paesi dell'UE, principalmente Spagna e Italia. A Fier le organizzazioni criminali si occupano principalmente di estorsioni e di traffico di armi e sono tra i gruppi criminali più sofisticati nella storia della transizione politica in Albania. A differenza dei gruppi criminali di altre città, questi sono basati non solo sul sangue e sui legami sociali, ma soprattutto sui legami di comunità (ad es. comunità di Kosovar e Cham). Si pensa che recentemente, figure di alto profilo di criminalità organizzata con precedenti penali e leader noti di organizzazioni criminali nei paesi dell'UE (Grecia, Italia, Belgio e Spagna) hanno investito i loro proventi criminali in questa città e si ritiene che si stiano espandendo notevolmente data la loro influenza nei partiti politici, specialmente quelli più piccoli operanti a livello locale. A Berat il crimine organizzato ha investito per lungo tempo nel campo turistico e continua tuttora ad essere presente. Si sospetta che le organizzazioni criminali operanti in città esercitino il proprio ruolo criminale in accordo tra di loro. Vi sono almeno tre “cosche” che predominano e che si dividono gli affari e le estorsioni nella città. A Elbasan vi sono gruppi criminali in forte conflitto tra di loro, non è un caso, infatti, che nell’ultimo anno gli omicidi sono in forte aumento dimostrando in tal modo che la città di Elbasan è un punto caldo in cui l'attività delle mafie è ancora presente nonostante lo smantellamento delle due famigerate cosche di "Mandela" e "Tan Kateshi". Un aspetto molto pericoloso che si è evidenziato in questo centro è la tendenza delle organizzazioni criminali a infiltrarsi anche nelle zone rurali circostanti. Considerando la situazione economica e la crisi che attanagli la periferia, c'è il rischio di uno spostamento di alcune organizzazioni criminali con strutture gerarchiche anche nelle aree rurali. Per porre rimedio al dilagare del crimine organizzato in Albania sarà indispensabile intervenire sul codice penale al fine di introdurre una nuova disposizione che consentirebbe di punire qualsiasi forma di associazione di stampo mafioso (simile all'art. 416 bis del codice penale italiano), i cui i membri cercano di beneficiare del potere intimidatorio e delle enormi possibilità corruttive. Sarebbe necessaria anche una riforma della legislazione che riguarda i partiti politici e il finanziamento delle campagne elettorali e politiche, allo scopo di impedirne il finanziamento da parte di membri della criminalità organizzata. Si dovrebbero anche istituire strutture antimafia speciali composte da esperti di diversi settori (magistrati, avvocati, esperti finanziari, forze di polizia). Da non sottovalutare l’idea di rafforzare le indagini antimafia creando una procura nazionale antimafia e tante procure distrettuali sull’esempio dell’Italia. Occorrerà inoltre affrontare le forme corruttive e le infiltrazioni di criminalità organizzata a tutti i livelli, da quelle dei dipendenti pubblici sino ai livelli manageriali e persino ai responsabili politici di caratura nazionale. E’ necessario istituire banche dati relative alle attività della criminalità organizzata, intensificare le indagini e aumentare il numero di sequestri e delle confische di beni di origine mafiosa. Lo Stato dovrà giocoforza intervenire con politiche socio-economiche favorevoli per le aree maggiormente colpite dalla criminalità organizzata, nonché quelle di quelle più vulnerabili. Non si potrà fare a meno di un sistema efficiente di cooperazione internazionale sia per prevenire che per reprimere il crimine organizzato. Occorrono studi, analisi e elaborazione di politiche contro la criminalità organizzata. Dovranno formarsi giudici, pubblici ministeri e forze di polizia aggiornandoli sui sistemi di prevenzione e di lotta alla criminalità organizzata non solo a livello locale ma anche internazionale. Solo così si potrà porre freno ad un fenomeno criminale in continua ascesa in Albania ma anche nel resto d’Europa.

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