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di AMDuemila
Presente anche il ministro della giustizia Peter Biesenbach. Scarpinato: “Germania ha sottovalutato il problema per molto tempo

La mafia, ça va sans dire, è ormai presente, in varie forme, all’interno di gran parte dei paesi membri dell’Unione Europea. L’Italia prima di ogni altra nazione del continente ha dovuto imparare a difendersi e saper contrattaccare. Per questo motivo oggi procuratori, giudici e giornalisti europei, e non solo, studiano i metodi dei colleghi italiani per apprenderne le strategie in questa ardua lotta al crimine organizzato. Stamani, ad esempio, una folta delegazione tedesca composta da magistrati e poliziotti e guidata dal ministro della giustizia della Renania Westfalia, Peter Biesenbach (in foto), ha incontrato il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato e il procuratore della Repubblica, Francesco Lo Voi. "Il nostro sistema giudiziario non è efficiente per contrastare le mafie. - ha affermato Biesenbach - Nella nostra storia non abbiamo avuto attentati o omicidi contro i giudici. E' una questione di cultura, di approccio: siamo sempre stati abituati a indagini su singoli reati o persone. Dobbiamo però cambiare punto di vista e concentrarci sulle organizzazioni e imparare un nuovo metodo di indagine". I magistrati tedeschi hanno spiegato che in Germania si riscontrano "molti gruppi del crimine organizzato, provenienti ad esempio dal Nord Africa, dall'ex Jugoslavia che sono particolarmente violenti". "Finalmente l'opinione pubblica ha capito che c'è un problema - ha spiegato ancora il ministro - Per questo approfittiamo di questo momento per rilanciare il nostro progetto di modificare la nostra legislazione prendendo esempio di quella italiana per un contrasto più efficace alle mafie". “Ci servono nuove leggi e mezzi per affrontare questa sfida. Da due anni abbiamo modificato la nostra legge sull'associazione per delinquere - ha detto il ministro - questo ci permette di affrontare anche gruppi criminali per colpirli”.
Durante il suo intervento il pg Scarpinato ha denunciato che in Germania "il problema della mafia è stato per molto tempo sottovalutato. L’opinione pubblica tedesca ha ritenuto che si potesse ridurre la presenza di qualche centinaia di mafiosi come estorsori. Poi, si sono accorti dell'esistenza della mafia in Germania dopo la strage di Duisburg". "Lo scorso 23 ottobre ho partecipato a un convegno organizzato dallla Polizia tedesca sul tema del riciclaggio in Germania - ha continuato - e sono rimasto molto colpito dalla conoscenza approfondita che il ministro ha del problema della mafia e del riciclaggio", ha detto ancora Scarpinato. "Si sono accorti dopo la strage di Duisburg del 2007 ma poiché dopo quell'evento non si sono ripetuti altri atti di violenza - ha sostenuto Scarpinato - anche per la sommersione della 'ndrangheta, l'opinione pubblica tedesca è tornata a sottovalutare il problema della mafia, che è un problema che si manifesta in tutta la sua gravità sotto il profilo del riciclaggio”.

Foto © dpa / fg tba

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