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Il grande scrittore Andrea Camilleri è morto questa mattina all'ospedale Santo Spirito di Roma dove era da tempo ricoverato. "Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali - è scritto nel bollettino dell'ospedale - Per volontà del maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio".
Una perdita importante per il Paese. Ad essersi spento è uno scrittore, sceneggiatore, regista, drammaturgo e docente che, indubbiamente, è stato protagonista della scena culturale di fine '900 e dei primi decenni del 2000. malgrado la forte connotazione siciliana, le sue opere hanno valicato i confini nazionali e hanno venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo con traduzioni in 120 lingue. Da quando è stato colpito da cecità a novant'anni, Camilleri ha scritto i propri libri dettandoli alla sua assistente Valentina Alfieri, "l'unica che - diceva - sa scrivere nella lingua di Montalbano, anche se è abruzzese".
La sua è stata una vita veramente "piena" ed era una persona nata per raccontare storie.
Senza alcun ombra di dubbio il suo più grande successo è legato alla figura del Commissario Montalbano, da cui nasce la serie di romanzi e racconti composta a oggi da una quarantina di titoli. Era il '94 quando Sellerio usciva in libreria con La Forma dell'Acqua, primo romanzo della serie incentrata sulle indagini del commissario siciliano.
E dal 1999 la sua trasposizione televisiva realizzata dalla Rai con l'attore Luca Zingaretti, ex allievo di Camilleri all'Accademia d'arte drammatica, ha contribuito ad accrescere ancor di più il successo dello scrittore. Sembrerebbe che nel 2006 lo scrittore abbia consegnato all'editore Sellerio l'ultimo libro che conclude la storia di Montalbano, chiedendo che questo venisse pubblicato dopo la sua morte.
Tra i libri più venduti di Andrea Camilleri ricordiamo Un filo di fumo (1980), La stagione della caccia (1992), La forma dell'acqua (1994), Il birraio di Preston (1995), Il cane di terracotta (1996), La concessione del telefono (1998), La scomparsa di Pato' (2000), Il re di Girgenti (2001), L'odore della notte (2001), La pazienza del ragno (2004), Un covo di vipere (2013), Donne (2014).
Sempre critico e impegnato civilmente, lo scrittore aveva attaccato solo qualche giorno fa il leader leghista Matteo Salvini ai microfoni di Radio Capital. Intervistato da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto a Circo Massimo, aveva detto: "Non credo in Dio, ma vedere Salvini impugnare il rosario dà un senso di vomito. È chiaro che tutto questo è strumentale fa parte della sua volgarità". Il ministro dell'Interno aveva risposto sui social: "Scrivi che ti passa".
Foto © Imagoeconomica
È morto il maestro Andrea Camilleri, papà di Montalbano
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