di AMDuemila
L’allarme delle forze dell’ordine: città invase da sostanze a basso costo e di pessima qualità
L’eroina non viene consumata più per endovena, ma si fuma e sta riempendo le piazze di spiaccio delle città italiane. A finire nel mirino sono i ragazzi tra i dodici e tredici anni che utilizzano la paghetta per comprarsi droghe leggere, tra cui l’eroina da fumare. Oggi su “La Repubblica”, una madre di un adolescente di Roma ha raccontato dei dettagli che un’ispettore di polizia gli ha rivelato riguardo il “giro” davanti alla scuola del figlio. In base al racconto emerge che gli spacciatori, dopo aver venduto hashish, regalano anche palline di eroina. Il motivo? Per rendere i giovani sempre più dipendenti dalle droghe.
Il vice questore aggiunto della Polizia, Andrea Olivadesi, ha evidenziato come il “fiume” della sostanze a basso costo e di pessima qualità avrebbe invaso il mercato per conquistare i ragazzini.
Secondo Olivadesi il business è “gestito in gran parte dai clan nigeriani, uno spaccio al minuto di microdosi alla portata delle tasche degli adolescenti”. La cosa più allarmente , che si è stata evidenziata durante i sequestri, è “la varietà di droghe: erba sintetica, hashish, ma anche pasticche o eroina da fumare”.
Un altro dato preoccupante è il numero raddoppiato, negli ultimi cinque anni, dei minori in cura presso i Serd, come anche i genitori che si rivolgono alle comunità di recupero.
Dalla comunità di San Patrigano fanno sapere che l’utente più giovane ha 14 anni e questo evidenzia come l’approccio alle droghe avviene all’inizio dell’adolescenza. Non solo. Da alcuni anni i due centri a disposizione della comunità sono sempre pieni di minori e il numero delle ragazze è uguale a quello dei maschi.
Nel capoluogo pugliese su 500 casi di tossicodipendenza in cura presso il Serd, 50 hanno tra i 15 e i 25 anni. Sono gli stessi ragazzi che hanno raccontato come con soli 10 euro si compravano gli scarti dell’eroina (Corbet). Addirittura, in alcune zone della città si troverebbero siringhe ovunque. Invece a Milano si segnala la presenza di pusher che spacciano pasticche di ossicodone, uno degli oppiacei più potenti al mondo. Mentre a Palermo basterebbero 10 euro per comprarsi una dose micidiale di crack. Gli acquirenti? Ragazzi di 13 anni. Secondo il Sert2 di Palermo il fatto che il crack si fumi come l’eroina, lo farebbe percepire meno pericoloso.
Allo stato delle cose, le forze dell’ordine cercano di contrastare il fenomeno tramite sequestri, perquisizioni con cani antidroga e denunce. All’interno delle scuole è ormai allarme rosso sia tra i dirigenti e gli insegnanti. “Abbiamo il dovere di aiutare i nostri ragazzi, - ha detto la preside Rosa Maria Lauricella di un’istituto della periferia est di Roma - non possiamo lasciare che la droga vinca”. Un appello che non può restare inascoltato.