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winter campus 2018di Jacopo Casanova e Jamil El Sadi
Il Winter Campus di Our Voice, iniziato il 28 dicembre 2018, si è concluso il 6 gennaio appena passato, presso la sua sede centrale nelle Marche. Si tratta di un'iniziativa finalizzata alla formazione dei partecipanti su temi come mafia e antimafia, geopolitica, questione mediorientale e tanto altro.
È stato dedicato spazio anche alla formazione artistica di ognuno, secondo le passioni e le attitudini personali, permettendo a ciascuno di potersi professionalizzare. Ballo, recitazione e canto sono solo alcuni dei laboratori organizzati, oltre ai corsi formativi di fotografia, gestione tecnica audio e video, segreteria, social media e altro.
Non sono mancati, ovviamente, i momenti di svago per rendere il campus ancora più piacevole e divertente.
Durante il susseguirsi delle giornate, le lezioni si sono svolte al mattino, mentre nel pomeriggio si è realizzato un laboratorio.
Il tutto, gestito da noi ragazzi in collaborazione con professionisti come il giornalista di ANTIMAFIADuemila Aaron Pettinari, il regista di Sydonia Production Luca Trovellesi e il professor Salvatore Bova, esperto di ‘ndrangheta.
Ha avuto particolare rilevanza la lezione del direttore della rivista "ANTIMAFIADuemila", Giorgio Bongiovanni, il quale ha fatto il punto della situazione sul reale stato dei poteri criminali e sulla trattativa avvenuta tra lo Stato italiano e Cosa Nostra, nel biennio 1992-1994. Trattativa accertata da una sentenza di primo grado, espressa dalla Corte d'Assise di Palermo il 20 aprile 2018. Dopo un discorso introduttivo riguardo all’andamento attuale dell'antimafia in Italia, espresso con un tono di amarezza visti i comportamenti ipocriti di alcuni addetti ai lavori, il direttore rivela: “Gran parte di quello che la società sa sulla mafia è solo un’ingannevole favola. Bisogna smettere di credere alla storiella che abbiamo avuto uno Stato contrapposto alla mafia. Solo pochi uomini e donne hanno affrontato veramente questo cancro”. Lo ha ricordato anche il giornalista esperto di mafia, Saverio Lodato, martedì 18 dicembre 2018 a Palermo, presso il Teatro Biondo, durante la presentazione del libro "Il Patto Sporco". Lodato ha dichiarato: "Questi uomini vennero uccisi dalla mafia, ma furono condannati a morte dallo Stato italiano di allora".
Giorgio Bongiovanni ha continuato la sua lezione dicendo: “Le organizzazioni criminali non sono altro che il braccio armato utilizzato per compiere sporchi delitti a vantaggio di una parte collusa e corrotta dello Stato”. Una rivelazione che lascia a bocca aperta, ma permette di avere un quadro chiaro sulla situazione e sulle dinamiche delle stragi passate.
La mattina del 5 gennaio, invece, è stata la volta di Erika Pais, già simpatizzante delle idee rivoluzionarie di sinistra con contatti nelle FARC, la quale ha raccontato la sua vita caratterizzata da momenti estremamente duri, come i cinque anni passati in carcere per la sola "colpa" di essere stata fedele a un ideale di giustizia e libertà.
La sua testimonianza ha trasmesso forza ai partecipanti, li ha esortati a operare contro il crimine organizzato e tutto il sistema criminale.
Per quanto riguarda la parte artistica e tecnica sono stati organizzati numerosi workshop artistici, finalizzati alla realizzazione di spettacoli teatrali di un livello sempre più alto; ad esempio, lezioni di ballo, recitazione, fotografia, tecnico audio, ma anche strutturazione di un dibattito, poiché alla fine di ogni spettacolo ne presentiamo uno per rendere costruttivo l'incontro.
L'obiettivo è riuscire a raggiungere un livello professionale e far trasparire, allo stesso tempo, l'unione di noi ragazzi che deve impattare sugli spettatori, in modo tale che si accenda nella loro coscienza quella fiamma che li porti a operare per una giusta causa.
Nei giorni finali, inoltre, i partecipanti del campus si sono dedicati alla struttura interna del Movimento, al fine di creare un modello organizzativo che permetta la migliore efficienza nello svolgimento dei compiti e nella gestione complessiva dell’organico del gruppo. Ad aiutarci in questo è stata Barbara Drago, dell’Associazione onlus "Funima International", con la quale abbiamo lavorato sull'organizzazione interna, fondamentale per il corretto funzionamento di Our Voice.
È giunta la conclusione del campus. Un momento in cui una tempesta di emozioni, ricordi, esperienze e forte consapevolezza permea tutti i ragazzi. In meno di due settimane, si è consolidato uno stretto legame tra i partecipanti. Inoltre, soprattutto in coloro che hanno conosciuto per la prima volta Our Voice, è nato un senso civico e morale che vede nella giustizia e nella verità l’unica strada percorribile.
Un enorme ringraziamento va a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del campus, a partire dai professionisti che si sono resi disponibili e a tutti i ragazzi che hanno partecipato uniti da un unico scopo: trovare la giusta maniera per riuscire a portare un antidoto a questa società malata; soprattutto per le nuove generazioni, affinché le persone prendano coscienza e si attivino per un concreto cambiamento. E tutto ciò, in questo campus, è stato possibile.

Tratto da: ourvoice.it

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