di Savino Percoco
Nei giorni scorsi era accaduto non lontano dagli uffici provvisori della Procura di Bari
Due allarmi bomba in pochi giorni; intimidazioni al giornalista Borrometi che doveva presentare il suo libro a Bitritto. Sono questi alcuni degli episodi che hanno agitato le comunità pugliesi, segnali che non possono passare inosservati. Nella notte tra il 22 e 23 Gennaio, un trolley posizionato sulla corsia stradale ha fatto scattare lo stato di allerta per un sospetto contenuto esplosivo. In via Brigata Regina a Bari, non lontano dagli uffici provvisori delle Procura, è stata rinvenuta una valigia che ha mobilitato Forze dell’Ordine, artificieri e soccorritori del 118. Al fine di adempiere gli opportuni accertamenti, la zona è stata temporaneamente chiusa al traffico, e riaperta intorno alla mezzanotte. L’allarme è quindi rientrato, dopo la constatazione dell’oggetto privo di contenuti.
Ieri mattina invece, per circa due ore è stato evacuato il Tribunale di Bitonto, nonché l’attuale sede dell’aula bunker e delle udienze della sezione gip-gup (udienze preliminari e processi con rito abbreviato) ed ex sezione distaccata del Tribunale di Bari.
Attraverso un messaggio di posta elettronica indirizzato a contatti istituzionali di giudici e cancellerie, pare esser giunto un avviso che annunciava l’esplosione del palazzo con un testo che recitava la frase "Cristo vi purificherà. La bunker non esisterà più".
Dopo circa due ore, grazie all’intervento degli artificieri, delle unità cinofile e delle forze dell’ordine che hanno bonificato la struttura, l’allarme è rientrato. Proseguono intanto le indagini da parte della Polizia postale per individuare l'origine della mail e l'autore dell’intimidazione. Sul posto si è anche recato il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe.
Ieri mattina erano previsti Processi con numerosi detenuti, accompagnati nelle camionette della Polizia penitenziaria e scortati all'esterno del Tribunale durante le operazioni di evacuazione.
Giornate di tensione quindi nel territorio, che seguono all’ennesima intimidazione ricevuta ieri dal giornalista d’inchiesta Paolo Borrometi, costretto suo malgrado a rinunciare alla presentazione del suo libro “Un morto ogni tanto”, programmata nella città di Bitritto.