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Una memoria viva, che diviene il motore per i giovani, è questa la cornice che ha impregnato la giornata di ieri che ha dato il via alle commemorazioni della strage di Via D’amelio. A partire dalla mattinata al Parco Uditore, dove i bambini e i ragazzi di “Tempo d’Estate” hanno incontrato alcuni famigliari di vittime di mafia come Graziella Accetta e Massimo Sole e i volontari del movimento delle Agende Rosse. I giovani hanno potuto conoscere storie forti e dolorose che narrano una forte ingiustizia sociale tramite però, la voce di chi ha vissuto in prima persona quel lutto e che ora ha deciso di riscattarlo offrendo alla società la propria testimonianza di ricerca di verità e giustizia per poterla condurre assieme. “Piantare albero è sempre emozione perché stiamo regalando vita - ha detto un responsabile del parco costruito e gestito dalla cittadinanza come bene collettivo - ogni albero qui è dedicato a qualcuno, ed oggi arricchiamo Palermo con due alberi” dedicati a Susanna Crispino e Adriana Castelli. Due donne coraggiose, tra le prime Agende Rosse che hanno risposto al richiamo di Salvatore Borsellino nel chiedere verità e giustizia e che hanno raggiunto i loro giusti Falcone e Borsellino. Susanna quest’anno a soli 28 anni e Adriana tre anni fa dopo una lunga sofferenza.
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La giornata è continuata nella Casa di Paolo in via Vetriera nella Kalsa, dove il magistrato è nato e cresciuto e dove da tre anni Salvatore Borsellino, assieme alle Agende Rosse ha aperto le porte della casa di famiglia ai giovani con un centro d’aggregazione dove bambini e ragazzi possono studiare e trovare un’alternativa alla strada. E sono stati proprio loro, i giovani, ancora una volta i protagonisti di questo spazio. Dopo la preghiera interreligiosa in memoria di Paolo, con un’intervento anche della comunità ebraica, i ragazzi della scuola della Susa hanno raccontato la loro emozione nell’essere presenti e la loro scelta di partecipare, con la P maiuscola, agli eventi di questi tre giorni. Ad accompagnare questo momento l’imprenditore antiracket e cantastorie Michelangelo Balistreri che ha condiviso il suo pensiero sulle varie religioni del mondo e che ha fatto sorridere con alcuni suoi pezzi su Paolo Borsellino e Giovanni Falcone.
Alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine e del Sindacato della polizia si sono fronteggianti poi con i ragazzi delle Agende Rosse e della Casa di Paolo in una amichevole partita di calcetto che ha visto una simbolica vittoria per i ragazzi della Casa di Paolo quasi a spronare il loro impegno e il cammino iniziato tre anni fa.
17 luglio: quando la memoria si fa viva
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