Il magistrato intervistato dal quotidiano spagnolo El País
di AMDuemila
“E' desolante constatare come se ne parli tanto poco. Si vuole dimostrare che non sono il problema principale della nostra democrazia. Si parla di economia e non si capisce che le mafie la adulterano”. Con queste dure parole il sostituto procuratore nazionale antimafia Nino Di Matteo è intervenuto sul silenzio dei partiti, durante l'attuale campagna elettorale, su mafia e corruzione. Di Matteo intervistato dal quotidiano spagnolo El País ha evidenziato come la cosa più preoccupante è “Il silenzio della politica su mafia e corruzione” e come “molti segnali che ci aspettavamo non sono arrivati”. Per spiegare il motivo di questo silenzio il pm ha sostenuto che “Mafia e corruzione fanno parte di un sistema unico. La giustizia non può ancora colpirli nello stesso modo. Nelle carceri italiane ci sono più di 60.000 detenuti ma i condannati per corruzione non arrivano a 30. Non capisco se è sottovalutazione o accettazione”.
Il silenzio dei partiti su mafia e corruzione, non è stato l'unico argomento toccato dal magistrato. Di Matteo ha anche commentato il ritorno in campo di Silvio Berlusconi. “Il ritorno di un soggetto che una sentenza definitiva riconosce aver avuto relazioni con Cosa nostra”. E ancora: “Uno che ha sovvenzionato la mafia per 20 anni”.
Durante l'intervista il pm antimafia ha ricordato le parole di Pietro Lunardi, uno dei ministri dei governi Berlusconi, il quale disse che “con la mafia bisogna imparare a convivere” e questo “in nome di tutti i nostri colleghi morti e della gente che continua a combattere questo è inaccettabile”.
Foto © Paolo Bassani
Il pm antimafia Di Matteo sul dibattito elettorale: ''Troppo silenzio sulla mafia''
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