I familiari del boss si dichiarano “nullatenenti"
di AMDuemila
Gli eredi del boss mafioso Totò Riina, morto lo scorso novembre, non vogliono pagare la tassa sui rifiuti al Comune di Corleone. Il motivo è sempre lo stesso con i familiari che ripetono continuamente di essere nullatenenti.
Basti pensare alle recenti interviste dove, oltre a non rinnegare l’operato del padre, hanno ribadito di non sapere nulla del tesoro nascosto.
Ora però il Comune di Corleone, commissariato dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, come ha scritto il sito del quotidiano “La Repubblica”, ha deciso di far valere le proprie ragioni chiedendo il pagamento delle tasse alla vedova, Ninetta Bagarella, che deve circa 600 euro, ed alla figlia Lucia, debitoria di circa 400 euro.
Dallo scorso settembre le tre commissarie hanno inviato più di un sollecito, il messo non è riuscito neanche a consegnare la cartella esattoriale. Così, adesso, è scattata la diffida e se entro 120 giorni, non avverrà il pagamento, la pratica passerà automaticamente all'Agenzia delle Entrate, che provvederà - com'è prassi in questi casi - a un pignoramento o al blocco delle autovetture di proprietà dei morosi.
La richiesta di pagamento era stata presentata anche ad un’altra famiglia storica corleonese come quella di Bernardo Provenzano. La vedova Saveria Benedetta Palazzolo, che doveva 1100 euro, ha chiesto invece di rateizzare e ha già pagato due quote.
''Pagate la tassa sui rifiuti'', il Comune di Corleone diffida gli eredi di Riina
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