
di AMDuemila
È Federico Cafiero de Raho il nuovo procuratore nazionale antimafia che prende il posto di Franco Roberti che invece lascia la magistratura per raggiunti i limiti d'età.
De Raho, al momento capo della procura di Reggio Calabria, è originario di Napoli e nella sua città ha vestito la toga per molto tempo come magistrato divenendo esperto di Camorra e criminalità organizzata. In quel periodo ha messo a punto, assieme ad altri suoi colleghi, uno dei processi più importanti contro la Camorra: “Spartacus”, il processo che azzerò il potente clan dei Casalesi, scaturito dalle dichiarazioni del primo pentito del clan Carmine Schiavone.
Dal 2013 il magistrato napoletano è alla guida della Procura di Reggio Calabria dove ha investito diverse forze sulla cattura di latitanti e sull’aggressione al patrimonio delle ‘ndrine oltre che avere la titolarità esclusiva delle indagini sul terrorismo internazionale. Nel corso della sua carriera de Raho ha indagato anche su Cosa Nostra e sul terrorismo interno.
La nomina a procuratore nazionale antimafia era prevedibile dopo il sostegno ricevuto lo scorso mese dalla maggioranza della Quinta Commissione del Csm ma è diventata certa ieri dopo che il Pg di Palermo Roberto Scarpinato aveva ritirato la propria candidatura.
Il magistrato napoletano così è stato nominato dal plenum del Csm all'unanimità.
Il pg Scarpinato, che esibisce una carriera in magistratura fatta da molti storici processi di mafia e corruzione, tra cui quello all'ex presidente democristiano Giulio Andreotti, ha spiegato, in una breve comunicazione inviata al Csm, l’intento di “agevolare l’unanimità” sul nuovo procuratore.
In modo tale che venga data la piena legittimazione a chi è chiamato a svolgere “un incarico così importante” nella lotta alla criminalità organizzata.